Recensione: Midnight Wind

Di LeatherKnight - 6 Novembre 2002 - 0:00
Midnight Wind
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Anno: 2002
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80

Per la serie “True Metal people wanna rock not pose”, è con grande orgoglio che TrueMetal.it dà il benvenuto sulle sue pagine al secondo disco fin’ora inedito dei leggendari Satan’s Host. Sì, avete capito bene: sto parlando proprio dell’oscuro “Midnight Wind” registrato nel 1987 e mai pubblicato.

Quest’album vede la luce solo adesso, dopo anni ed anni di oblio, presentandosi con una veste grafica spartana, solo e soltanto in formato cd ed in edizione limitata a cento esemplari numerati. Le registrazioni di questo disco di culto assoluto risalgono al demo della band prodotto prima di entrare in studio per le recording sessions ufficiali; potete bene immaginare quindi che la qualità di registrazione sia abbastanza approssimativa e tutt’altro che nitida.
Leviathan Thy Siren e compagni, in quest’album continuano il discorso musicale intrapreso con il devastante “Metal from Hell”: praticamente una colata di acciaio insanguinato dalle aspre tinte epiche e blasfeme che, quando non dà sfogo alla sua micidiale aggressività fatta di screams terrificanti e assoli spargi-sangue, evoca atmosfere oscure ed estatiche, ben supportate da una sezione ritmica assai flessibile.

La formazione, presumibilmente composta dagli stessi membri di un anno prima, ci propone ben sei brani intensi e complessi per un totale di circa quarantuno minuti. Il passo in avanti dei Satan’s Host con il nuovo album (come suonano strane queste parole…) c’è stato e si sente; i pezzi sono ancora più articolati, e dal punto di vista stilistico sembra che i nostri cult-heroes abbiano acuito -rispetto al passato- la ferocia dell’impatto, sempre però intercalato con cura da passaggi meno tirati o arricchito da elementi ormai classici del sound del gruppo, come i cori monasteriali-sataneggianti o i suggestivi arpeggi di Satan Patrick Evil che intessono sognanti trame di pathos epico.

A dire il vero, la scarsa qualità di registrazione (il demo è stato portato su cd da audiocassetta) non consente di dare giudizi estremamente entusiastici sull’opera. Questo accade normalmente quando si parla di albums del passato, ma in situazioni come queste i fenomenali virtuosismi tecnici vengono totalmente appannati da un appiattimento generale del suono, condannando all’anonimato passaggi memorabili e non.
Al di là di questo, comunque, l’album (oltre all’incredibile valore storico) è abbastanza valido dal punto di vista musicale; al suo interno sono contenute delle vere e proprie gemme di Power Metal statunitense da paura: oltre alla deflagrante “Black Sunday” o la micidiale titletrack, tra gli episodi più riusciti di “Midnight Wind” occupa un posto speciale “Witches return”, da considerare forse l’apice del disco.
Qui i Satan’s Host forgiano un brano molto articolato, di grande effetto, frastagliato di passaggi di spietato massacro sonoro con riffoni pesantissimi e screaming inumano con momenti di stordente ebbrezza epica, per un totale di oltre quindici minuti, dimostrando di essere una band che sa veramente il fatto suo, degna di stare al fianco di nomi “più conosciuti” di questo genere musicale.

Inevitabile la domanda “più bello “Metal from Hell” o “Midnight Wind”?”. Mmm..queste sono discussioni alquanto spinose, che non possono trovare spazio in questa sede. Sommariamente si può dire che “Metal from Hell” si avvantaggia di una edizione in vinile (con una migliore resa acustica), di più brani, dell’inserto con i testi e di una veste grafica molto bella. Dal canto suo “Midnight Wind” è un album che vede la luce dopo anni di buio assoluto che, con tutte le limitazioni di una stampa artigianale e di una registrazione buona per un demo, rimane comunque uno dei  più alti esempi di “albums di culto assoluto” del panorama dell’HM misconosciuto anni 80.
Insomma, al di là delle classifiche (che lasciano il tempo che trovano), i Satan’s Host, come ciascuno dei loro album, rappresentano una vera e propria reliquia di culto, meritevoli di sedere sugli alti troni degli eroi dell’HM misconosciuto, insieme con Fortress, Armed Forces, Dark Knight, Thunder Rider, Ivory Tower, ecc…

Come ultima annotazione, riguardo la reperibilità del suddetto album, invito tutti i possibili interessati a darsi una mossa per riuscire a beccare una copia ufficiale di “Midnight Wind”, che logicamente, viene smerciato solo e soltanto tramite una distribuzione prettamente amatoriale…100% KULT!!!!

Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli

1) Black sunday
2) House of the rising sun
3) Midnight Wind
4) Faces of fire
5) Witches return
6) Demonic Plague

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