Recensione: Mirror Ball – Live & More
Ci sono voluti più di trent’anni di gloriosa carriera, una serie notevole di dischi in studio ed un’infinita serie di tour, prima che un live album ufficiale dei Def Leppard vedesse la luce, coronamento di una storia musicale dall’importanza riservata a pochi eletti e certificazione di un valore che ancor oggi, pur con qualche flessione rispetto al passato, continua a conservare uno straordinario fascino.
E diciamolo senza mezze misure sin da subito e senza inutili preamboli. Per la “prima” incisione dal vivo, i Leps hanno davvero fatto le cose in grande, lasciando poco o nulla al caso e consegnando agli ancora tantissimi sostenitori, un prodotto caratterizzato da un binomio di qualità assolutamente vincente. Una registrazione impeccabile, piena e godibile ed una prestazione al limite della perfezione in ogni singolo fondamentale.
La magia di brani sensazionali, – ancor più efficaci se allineati uno dietro all’altro senza sosta – fa tutto il resto e sbanca letteralmente il tavolo.
Arrivati su Frontiers Records da pochissimi mesi (anche loro…chi resta?) i cinque di Sheffield deliziano con un prodotto che condensa in due ore abbondanti d’esibizione, la gran parte degli highlight di un percorso iniziato agli albori, ormai lontanissimi, dei sontuosi anni ottanta.
“Mirror Ball” non è tuttavia, come opportunamente preventivabile, l’incisione di un unico singolo evento riproposto su disco dal principio alla fine. In realtà, la struttura è quella del “collage”: una raccolta di brani estrapolati dai migliori show sostenuti dai Leps nel corso degli ultimi tre anni in giro per il pianeta.
Una soluzione che, in effetti, si rivela azzeccata. Zero punti deboli e solo prestazioni che cristallizzano alcuni dei momenti di maggior vitalità del gruppo, con un Joe Elliott ringiovanito ed in forma strepitosa (era da parecchio che non accadeva di sentirlo ruggire tanto bene), a proprio agio in ogni frangente come ai bei tempi, ed un gruppo di musicisti per i quali termini come “esperienza”, “professionalità”, “classe superiore” e “talento” sono semplicemente scontati ed ovvi.
Se una buona parte della riuscita di “Mirror Ball” è dovuta all’efficacia dei suoni ed alla bontà esecutiva dei sempre verdi Def Leppard, il resto, come detto, lo fanno i brani.
Una scaletta che dimentica poco o nulla di quelli che sono i grandi classici composti in tanti anni (il solito pignolo come il sottoscritto, avrebbe magari gradito completare l’opera con un altro paio di colpi da maestro come “Women” e “Stand Up”), allinea canzoni che, innegabilmente, sono entrate a far parte della storia del rock, accompagnate da alcuni episodi più recenti estratti dall’ultimo “Songs From The Sparkle Lounge”, cd edito nel 2008.
Spiace un po’ non vedere nemmeno una minima rappresentanza di “Euphoria” e “X”, due dischi tutt’altro che sgradevoli, tuttavia la presenza di hit memorabili come “Love Bites”, “Pour Some Sugar On Me”, “Hysteria”, “Let’s Get Rocked”, “Animal”, “Photograph” – e potremmo andare oltre, citando almeno tre quarti della tracklist – non solo è sufficiente a nobilitare in maniera decisiva questo primo live nella storia del gruppo britannico, ma ancor più, si rende di notevole pregio per via di interpretazioni in alcuni casi davvero straordinarie tra le quali, quattro spiccano su tutte.
“Love Bites” ed “Hysteria” con le magnifiche digressioni chitarristiche di cui sono costellate, l’emozionante strumentale “Switch 625” e la grandiosa “Bringing On The Heartbreak”, offerta in una versione, come si suol dire, da “pelle d’oca”, sono alcuni tra i punti più alti di una selezione comunque ineccepibile.
“Mirror Ball” rappresenta un’opera interessante inoltre, per i gustosi bonus offerti. Video, ma soprattutto musicali.
I tre pezzi del tutto inediti, i primi in tre anni, allegati in coda alle tracce live, dichiarano lo stato ancora più che buono del songwriting in dote al Leopardo Sordo. “Undefeated”, trascinante brano dal ritornello in pieno stile Def Leppard, mediato con accenti Zeppeliniani, “It’s All About Believing”, eccellente pezzo a metà tra il rock melodico di “Adrenalize” e gli U2 (vietato inorridire, l’effetto è buonissimo!) e l’ottima “Kings Of The World”, traccia dall’inossidabile vicinanza con gli amici Queen tanto da apparirne quasi un omaggio, aiutano una volta tanto, ad incrementare ancor di più la valutazione di un prodotto già di per se ottimo.
Completano la confezione, presentata in un ricco package comprendente doppio cd più Dvd, una serie d’interessanti filmati ovviamente dal vivo, misti a frammenti catturati nei backstage ed on the road.
Per il primo disco live realizzato in tanti anni di militanza, occorreva fare le cose in grande ed i Def Leppard, ne avevano a disposizione tutti gli ingredienti.
Una line up consolidata e rodatissima, mezzi notevoli e canzoni sensazionali, il cui fascino mantiene viva un’onda di sensazioni che, ancor oggi a distanza di lustri, non smette di mostrarsi attuale, pronta a rinverdire immagini scolpite ad imperitura memoria nell’animo di chi ha da sempre a cuore la musica del quintetto inglese.
Il risultato è “Mirror Ball”, uno dei migliori live album costruiti probabilmente nell’ultimo quinquennio a cui – lo diciamo a rischio di essere tacciati come al solito di cocciuta partigianeria – ogni sincero devoto del vecchio Leopardo, non dovrà sottrarsi per alcuna ragione al mondo.
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Tracklist:
CD 1
· Rock! Rock! (Till You Drop)
· Rocket
· Animal
· C’mon C’mon
· Make Love Like a Man
· Too Late for Love
· Foolin’
· Nine Lives
· Love Bites
· Rock On
CD 2
· Two Steps Behind
· Bringin’ On the Heartbreak
· Switch 625
· Hysteria
· Armageddon It
· Photograph
· Pour Some Sugar on Me
· Rock Of Ages
· Let’s Get Rocked
· Action
· Bad Actress
· Undefeated (inedito)
· Kings of the World (inedito)
· It’s All About Believin’ (inedito)
DVD
· Concerts and Footage
Line Up:
Joe Elliott – Voce
Phil Collen – Chitarra
Vivian Campbell – Chitarra
Rick Savane – Basso
Rick Allen – Batteria
