Recensione: Moneyshot

Di Fabio Vellata - 15 Aprile 2011 - 0:00
Moneyshot
Band: Speed Limit
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
62

Varie interpretazioni e qualche interrogativo, tra i quali, uno certamente legato all’effettiva opportunità di questo come back.

Nati negli ormai arcaici anni settanta nella verde e poetica Austria, gli Speed Limit possono essere definiti senza grosse remore come un oscuro e misconosciuto gruppo underground. Autore di due soli album ed un EP in trenta e più anni di carriera, il quintetto non ha mai beneficiato di particolari afflati di successo e fama, rimanendo incatenato in quel vasto e interminabile panorama delle band cosiddette di “culto”, un termine talvolta lusinghiero per definire chi, nel corso degli anni, ha conosciuto scarsi riscontri e discografie limitate pure a fronte di qualità artistiche di tutto rispetto.

L’epoca attuale è, senza dubbio, parecchio significativa. Nuove tecnologie, occasioni rinnovate e, soprattutto, costi produttivi sensibilmente inferiori rispetto al passato, consentono un po’ a tutti di riprovarci, ripercorrendo come un tempo le strade affrontate (molti) anni prima in giro per palcoscenici e studi di registrazione.
I motivi che hanno indotto a questa reunion a distanza di quasi tre lustri dallo scioglimento, ed alla realizzazione di un nuovo album – “Moneyshot” – li possiamo tuttavia solo ipotizzare. Desiderio di ritrovare sensazioni disperse tra le pieghe della memoria, volontà di confrontarsi con un mercato ipertrofico ma dai valori non sempre eccelsi, voglia di testimoniare il proprio amore per la musica ancora intatto. Certamente, nemmeno per questa volta, velleità di fama e successo o ricerca d’affermazioni superiori ad un cortese e benevolo applauso di consenso.

Talento strumentale ed esperienza consolidata, non procedono, infatti, di pari passo con valore di songwriting ed incisività della composizione, lasciando sul tavolo una serie di buoni tentativi, quasi mai, confermati da risultati di primo livello.
Agli Speed Limit, va di certo riconosciuta una discreta abilità nel variare registro, giostrando con una certa disinvoltura tra i toni spigolosi dell’hard n’heavy, per lasciarsi poi andare a morbidezze care ad AOR e rock melodico. Purtroppo però, la sensazione e quasi sempre quella che deriva da un refrain già sentito mille volte, dai contorni un po’ demodé e dall’appeal attempato: ascoltabile ed in fin dei conti, nemmeno sgradito, ma nulla che entri in contatto diretto con gli strati più alti delle nostre emozioni.
I ritornelli appaiono qua e là un po’ banali e ripetitivi, i suoni poco più profondi di un’onesta autoproduzione e la struttura dei pezzi non offre variazioni di evidente consistenza rispetto ad un canovaccio conosciuto a menadito dalla maggior parte degli aficionados del genere.

Molto mestiere ed un’abbondante confidenza con gli strumenti tale da mettere al riparo da qualsiasi critica, sono invece le armi a disposizione del gruppo austriaco che, unite a qualche canzone comunque gradevole – il cadenzato hard rock di “Lost And Found”, le rocciose “On The Top”, “Don’t Fear The Dark Lanes” e la melodica “Lady”, nuova incisione di un vecchio brano del 1988 – sollevano un minimo le quotazioni di un disco altrimenti destinato a naufragare ben presto, stritolato dalla marea di proposte maggiormente competitive e meglio assortite eruttate senza sosta da ogni minuscola label presente sul globo.

Poco in effetti, per dirsi entusiasti o sovrastati da particolari emozioni.
Abbastanza ad ogni modo, per descrivere gli Speed Limit come un gruppo sostanzialmente “onesto”, protagonista di un album che, forse con precise intenzioni, suona come una reissue di un vecchio disco degli eighties più sotterranei.

Come dire, anche stavolta, per il quintetto di Salisburgo, un’oscura release riservata a soli “cultori”.

Discutine sul forum nella sezione Hard Rock / Aor!

Tracklist

01. Broken Mirror 04:44
02. Done with Dreamin 06:01
03. Lost & Found 04:41
04. Too Old to Dye Young 05:15
05. On the T.O.P. 06:21
06. Don’t fear the Dark Lanes 05:15
07. Heartbreakin Valentine 05:49
08. Fly like an Eagle 05:26
09. Lady 04:42
10. I come, I saw 04:49

Line up:

Steven Hogger – Voce
Chris Angerer – Chitarre
Joe Eder – Chitarre
Chris Pawlak – Basso
Wolf Krug – Batteria
 

Ultimi album di Speed Limit

Band: Speed Limit
Genere:
Anno: 2010
62