Recensione: Monumetal

Di Orso Comellini - 28 Giugno 2011 - 0:00
Monumetal
Band: Catch 22
Etichetta:
Genere:
Anno: 2011
Nazione:
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68

In attività sin dal 1992, i Catch 22, provenienti da Marietta (Ohio), sono arrivati al non trascurabile traguardo del quinto album sulla lunga distanza, proponendo un U.S. power/thrash (Iced Earth, Jag Panzer, Fifth Angel, …), molto devoto al classico heavy metal (principalmente a stelle e strisce).

Adottato come moniker il titolo del libro storico/satirico di Joseph Heller del 1961 – che narra le spericolate gesta di un battaglione dell’aviazione americana sul finire della Seconda Guerra Mondiale, ambientato nell’Italia di allora – dopo aver pubblicato una serie d’interessanti incisioni autoprodotte il combo statunitense, proprio nel Bel Paese (ironia della sorte), sembra aver trovato il contratto ideale: accasandosi, infatti, alla corte della Metal On Metal Records di Jowita Kaminska e del compagno Simone Peruzzi. La prima (già al lavoro con Exodus, Manilla Road e altri) è autrice della copertina di “Monumetal”, evidentemente ispirata a quella di “In Rock” dei Deep Purple. Una collaborazione, quella con la label nostrana, iniziata col precedente doppio CD “Soulreaper: Evilution/Devilution” (2008), che contiene il self-released “Soulreaper Vol. I” (2007) e altre undici canzoni che, per mancanza di fondi, non sono state inserite; seguito poi dal full-length in questione.

Dopo vari cambi di line-up con l’unica costante del cantante/chitarrista T.J. Berry, la formazione si riduce all’essenziale, completata dal bassista Jason Antil e dal session-man Steve Strahler dietro alle pelli (un duo quindi più che un trio).

Rispetto al passato anche le composizioni sono state scarnificate: dirette, catchy e dalla durata ridotta. Come l’introduttiva e ritmata “Power Revolution Mad” con le note distorte di Antil che sembrano voler emergere quasi con prepotenza, l’epica “… and The Fire Still Burns” e il suo refrain accattivante o ancora il potente mid-tempo di “Switchblade Hate”. Mentre nelle grooveggianti “Contained?”, “Killing Time” e “Twisted, Ruined And Black” (uno dei brani migliori) il buon T.J. Berry sembra seguire le orme dei Black Label Society con riff pachidermici e abbondando nell’uso di vibrati e bending tanto cari a Mr. Zakk Wylde.
Con “Igniter” e “Exciter’s Lust” i Catch 22 fanno propria la lezione impartita dalle band del Vecchio Continente (Judas Priest e Saxon su tutti): strofe quadrate, aggressive e ritornelli di facile presa, alla fruibilità dei quali contribuisce il cantato versatile di Berry. “Downward Spiral” è una decadente ballata acustica in stile “Planet Caravan” dei Black Sabbath, delle percussioni in sottofondo e un caldo solo bluesy nel finale. “Against The Grain” si assesta su un grasso riff ossessivo, quasi doom, che pare uscire dalla sei corde di Pepper Keenan (C.O.C. e Down). Buona la prova finale con la canzone “Catch 22”, ben strutturata ed energica anche se i due break centrali tendono a far perdere parte della carica iniziale, accumulata con l’alternanza tra la strofa melodica condotta dal basso e l’ingresso roccioso della chitarra.

Le singole tracce, perciò, sono abbastanza riconoscibili le une dalle altre già dai primi ascolti e sono anche abbastanza variegate ma, d’altra parte, perdono in longevità con la complicità dell’immediatezza (o semplicità) delle composizioni e la non marcata personalità del combo su questo lavoro. A questo si aggiunge la mancanza di un drummer di ruolo, che avrebbe donato maggiore dinamicità e fluidità agli arrangiamenti. Anche perché, in alcuni frangenti, la batteria può sembrare campionata o triggerata.

“Monumetal” a ogni modo è un album piacevole che si lascia ascoltare senza annoiare, nonostante le pecche evidenziate (peraltro aggiustabili in futuro). Un’opera transitoria, forse, in attesa di una line-up più stabile. Tuttavia dedicandogli un po’ di attenzione, si possono apprezzare dei buoni spunti dai quali auspicabilmente i Catch 22 ripartiranno per il prossimo disco.

Orso “Orso80” Comellini

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Track-list:
1. Power Revolution Mad 3:28
2. Contained? 2:54
3. … and The Fire Still Burns 3:24
4. Killing Time 4:35
5. Igniter 4:20
6. Exciter’s Lust 3:23
7. Downward Spiral 3:01
8. Switchblade Hate 3:11
9. Against The Grain 3:25
10. Twisted, Ruined And Black 2:50
11. Catch 22 5:56

All tracks 40 min. ca.

Line-up:
T.J. Berry – Vocals/Guitar
Jason Antil – Bass
Steve Strahler – Drums
 

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