Recensione: More Catastrophe [EP]
Gli Outloud sono una delle realtà più in vista tra le nuove leve dell’Hard Rock a stelle e strisce.
La band, fondata sul finire del 2007/inizio 2008 dal duo di chitarristi greci Tony Kash e Bob Katsionis – già membro dei power metallers Firewind – ha fin da subito stupito gran parte della critica con la pubblicazione del debutto omonimo nel corso del 2009 – addirittura sponsorizzato dall’etichetta come un sorta di mix letale tra i Riot di “Fire Down Under”, gli Skid Row del favoloso debutto, i TNT del fondamentale “Tell No Tales” e i Foreigner – ricevendo una buona dose di consensi, per merito anche dei due singoli estratti “We Run” e “Tonite”.
Due anni più tardi, nel 2011, il gruppo statunitense è pronto per dare alle stampe il secondo tassello della loro neonata discografia: l’altrettanto ben accolto “Love Catastrophe”. Grazie all’impatto positivo di pezzi come “We Came To Rock” e “Waiting For Your Love”, gli Outloud hanno avuto la possibilità di aprire a una delle leggende dell’intero panorama Hard ‘n’ Heavy – i Twisted Sister – durante le loro date in Grecia.
Nei primi mesi di questo 2012, la band decide assieme alla casa discografica di far uscire un EP , intitolato “More Catastrophe”, contenente 6 pezzi, tra quali 3 inediti, 2 versioni alternative di brani presenti nei primi due lavori e un brano (“The Last Days Of December”) reso disponibile on line nel precedente periodo natalizio.
Se il titolo è già un evidente richiamo al secondo disco, quasi a volerne rappresentare una sorta di continuazione, i contenuti non fanno altro che confermare quanto di buono gli Outloud abbiano già saputo offrire nei loro due studio album precedenti.
“Saints On Fire” è un opener carica di energia, melodica e orecchiabile nel ritornello. La seguente “Cross The Line” è, se possibile, ancor più convincente: le chitarre di Katsionis e Kash riflettono un’ispirazione maggiore, soprattutto nei soli. Neppure il terzo inedito dell’EP si tira indietro: “Mr. Long Gone” è un altro pezzo molo tirato, ancor più dei precedenti, che dimostra ancora una volta l’innamoramento della band per certe sonorità tanto care all’Hard Rock anni ’80.
“The Last Days Of December” è quello che potremmo definire “un singolo natalizio”. Una ballad di discreta fattura che non disdegna – come da tradizione – l’utilizzo delle tastiere (suonate dallo stesso Katsionis) e mette maggiormente in luce le doti vocali del singer Chandler Mogel, il quale probabilmente non sfigurerebbe affatto in un progetto maggiormente dedito a sonorità AOR.
Le ultime due tracce, come già accennato, sono delle versioni alternative di pezzi già inseriti nei lavori passati: “Falling Rain” – estratta da “Love Catastrophe” – viene qui riproposta in una curiosa flamenco version, molto piacevole e cullante nel suo andamento; “We Run” – appartenente al disco d’esordio – è qui reinterpretata, in maniera egregia, con la presenza del piano e della sola voce di Mogel.
Con questo “More Catastrophe” tutti i fan degli Outloud possono momentaneamente placare il loro appetito in attesa di un nuovo e più completo lavoro, godendosi gli inediti e gustandosi le rivisitazioni dei brani già conosciuti.
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Tracklist:
01. Saints On Fire
02. Cross The Line
03. Mr. Long Gone
04. Last Days Of December
05. Falling Rain (flamenco version)
06. We Run (for piano and vocals)
Line Up:
Chandler Mogel – Voce
Bob Katsionis – Chitarre / Tastiere
Tony Kash – Chitarra
Sverd T. Soth – Basso
Mark Cross – Batteria