Recensione: Mortal Mind Creation

Di Simone Scavo - 15 Novembre 2006 - 0:00
Mortal Mind Creation
Band: Celesty
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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80

A due anni di distanza del precedente “Legacy Of Hate” e ad un anno dalla partecipazione al tribute album ai Megadeth “Hangar Of Souls”, dove hanno suonato “Holy Wars…The Punishment Due”, tornano i finlandesi Celesty con un nuovo sorprendente terzo album (o capitolo), forti del contratto ottenuto nel 2005 con l’etichetta tedesca Dockyard 1, nella cui “scuderia” annovera tra i vari gruppi anche Persuader, Savage Circus ed ovviamente gli Iron Savior di Piet Sielck.
Diverse sono le novità che emergono dal nuovo “Mortal Mind Creation”. Innanzitutto è avvenuto un nuovo cambio di line-up con l’ingresso del chitarrista solista Teemu Koskela , a sostituire il dimissionario J-P Alanen che è entrato nei connazionali Altaria.
Cambiati inoltre gli studi di registrazione: abbandonati per la prima volta i Fantom Studios dove avevano registrato i primi due album con validi risultati e salutato Mika Jussila per il mixaggio, si sono rinchiusi questa volta nei Martin Kantola Audio Studios con il produttore Sami Koivisto, che ha già lavorato per i connazionali Amorphis e Norther. Questa scelta a mio giudizio si è rivelata positiva, dato che il suono è ulteriormente migliorato.
Con queste premesse i Celesty si ripresentano con un album molto più diretto e duro rispetto al passato, scrollandosi definitivamente di dosso le palesi influenze che avevano caratterizzato l’esordio. Se in “Legacy Of Hate”, che considero un netto passo avanti rispetto al già buono “Reign Of Elements”, le composizioni erano articolate e sinfoniche, queste caratteristiche sono state ora ridimensionate, mentre le rare parti cantate in “black” sono state abbandonate a favore di un cantato più aggressivo in alcuni passaggi.
Il nuovo “Mortal Mind Creation” suona davvero bene, non solo per l’ottima produzione, con chitarra e batteria in evidenza, ma anche per l’ispirato songwriting. 8 splendide tracce di power metal con un certo gusto per la melodia più una ballad.

Chi si avvicinerà a questo lavoro con alla mente i due precedenti rimarrà spiazzato già dalla prima traccia “Lord Of Mortals”, per il suono più duro della chitarra, così come nella successiva e stupenda “Unreality”, il pezzo che prediligo anche se è da sottolineare che il livello qualitativo rimane elevato per tutto il lavoro.
Questi sono i Celesty del 2006: potenza e melodia. Troverete per la maggior parte canzoni tirate come l’opener, “Back In Time”, “Arrival” e “Last Sacrifice”, quest’ultima caratterizzata da una parte centrale più cadenzata per poi tornare più classicamente power.
Degne di nota sono anche le più variegate “Demon Inside” e la splendida “Empry Room” dove parti veloci si alternano ad altre più lente sorrette da un sapiente uso della tastiera mentre “War Creations” risulta essere la più epica dell’album.
Il cantante Railio, entrato in formazione in occasione del precedente lavoro, risulta migliorato dimostrandosi sicuro in tutte le tracce, sia nelle parti più melodiche come nella (unica) ballad “Among The Dreams” che in quelle più aggressive. Anche gli altri componenti del gruppo si comportano egregiamente, soprattutto il leader batterista Jere autore di una prova convincente. Il suono della tastiera infine ben si inserisce all’interno delle canzoni regalando epicità alle tracce oltre a cimentarsi in alcuni assoli.
Con “Mortal Mind Creation” i Celesty si presentano con un album maturo e convincente sotto ogni aspetto. Da non lasciarsi scappare.

Tracklist:
1) Lord Of Mortals
2) Unreality
3) Demon Inside
4) War Creations
5) Empty Room
6) Among The Dreams
7) Back In Time
8) Arrival
9) Last Sacrifice

Line up:
Antti Railio: voce
Jere Luokkamäki: batteria
Teemu Koskela: chitarre soliste
Tapani Kangas: chitarre ritmiche
Ari Katajamäki: basso
Juha Mäenpää: tastiere

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