Recensione: Mourning For Me
Mourning For Me è il disco di esordio di un giovane quintetto proveniente dalla Basilicata, i Black Diamond, nato nel 2004 per assecondare il desiderio di quattro ragazzi di suonare un genere che strizzasse l’occhio al progressive metal, arricchito però allo stesso tempo da numerose influenze. Come suggerisce lo stesso monicker scelto dalla band che ha lo stesso titolo di un famoso brano degli Stratovarius (1997, Visions), lo stile compositivo del gruppo è arricchito da sonorità tipicamente power metal, unite a rifiniture di stampo gothic.
I brani con cui i Black Diamond si vogliono presentare ai più non sono però del tutto nuovi: metà delle otto tracce contenute in questo mini CD provengono da Imprisoned Dreams, il demo inciso dal gruppo nel 2006, già ricco delle buone idee che emergono dall’ascolto del lavoro più recente del gruppo.
Una volta superata la barriera di tensione creata dall’introduzione del disco The Evil Fall, dalle sonorità marziali e dall’animo solenne, il primo impatto che si ha con la musica del quintetto è con la traccia di apertura Fallen Angel, energica e orecchiabile sin dal primo ascolto. Vera catalizzatrice di tutta l’attenzione è però la voce di Graziachiara Melissa, vero punto di forza di tutto l’album grazie al suo essere forte, elegante e mai eccessiva, convincente sia nel cantato più basso, sia in quello più alto, sebbene in quest’ultimo emerga sporadicamente qualche piccola imperfezione, come per esempio accade in Never-ending Eclipse e in December Dreams.
Decisamente meno convincenti appaiono invece le linee vocali del chitarrista Dino Russo, sia all’interno dei controcanti, come quelli di Greenwoods; sia, soprattutto, negli intermezzi in growl con cui interviene in alcune canzoni come le già citate Fallen Angel e Never-ending Eclipse.
Con le tracce successive all’opener i Black Diamond mettono in mostra la loro capacità compositive con brani molto diversi ed eterogenei tra loro, in cui fanno capolino sonorità provenienti da diversi generi e gruppi musicali, incisi utilizzando suoni ricchi e potenti, con l’aiuto sempre gradito di una produzione di più che buona qualità. Particolarmente interessante appare Never-ending Eclipse, trascinante e ricco di piacevoli cambi di tempo e di atmosfera, in cui compaiono alcuni intermezzi di power sinfonico che ricordano marcatamente i Rhapsody degli esordi, presenti in modo ancora più evidente nella successiva Greenwoods, abbelliti però dagli assoli di chitarra di Dino Russo.
Risulta piacevole da ascoltare il lato più lento e malinconico del gruppo, che prende forma nei brani December Winds e Funeral For A Suicide, i quali strizzano l’occhio, soprattutto per l’uso delle linee vocali, alla musica degli Evanescence. Protagonisti di queste due canzoni sono soprattutto la voce di Graziachiara e le tastiere di Simone Mezzapesa, un delicato tappeto su cui vengono adagiate le linee vocali, cantate per metà in italiano nella prima, a differenza del resto dei testi, interamente in inglese.
Il disco si chiude nel migliore dei modi con i sei minuti e mezzo di Lake Of Melancholy, la traccia dall’animo più progressive del disco nei suoni numerosi cambi di tempo e dalla sua struttura interna particolarmente variegata ed eterogenea, fatta da un continuo alternarsi di riff di chitarra a rotta di collo, intrecciati a linee di tastiera a momenti più cadenzati e irregolari. Abbellita ulteriormente da un azzeccato assolo di chitarra, la canzone si adagia in un breve istante più distaccato e melodico, per poi travolgere ancora una volta l’ascoltatore con l’energia del ritornello principale.
In conclusione il giudizio finale su questo mini CD non può che essere positivo, nonostante alcuni difetti dovuti principalmente alla giovane età dei componenti del gruppo. Mourning For Me è facilissimo da ascoltare e accattivante al punto giusto, un buon esordio per un gruppo sì ancora acerbo, ma che fa intendere di essere in grado di avere in serbo piacevoli sorprese per il futuro.
Silvia “VentoGrigio” Graziola
Tracklist:
01. The Evil Fall (00:49)
02. Fallen Angel (05:02)
03. Never-ending Eclipse (04:16)
04. Greenwoods (05:51)
05. December Winds (04:57)
06. Ascension (02:16)
07. Funeral Of A Suicide (05:00)
08. Lake Of Melancholy (06:31)
Lineup:
Graziachiara Melissa: voce
Dino Russo: chitarra e voce
Enzo Russo: basso
Aris Volpe: batteria
Simone Mezzapesa: tastiera