Recensione: My Fatal Kiss
I Krypteria nascono nel 2004 e, nonostante quattro full già all’attivo, non sono molto conosciuti. Di fatto non sono esattamente i fautori di un gothic memorabile quanto i The Gathering, tanto per citare una delle band più influenti, tuttavia “My Fatal Kiss”, uscito pochi mesi fa, è un album ben suonato e pensato, che non va a collocarsi tra le uscite dell’anno, ma che nemmeno merita di finire direttamente nel dimenticatoio.
Ci troviamo davanti ad una band relativamente valida, che in quest’ultimo disco ha saputo creare delle buone canzoni: nulla di trascendentale, ma le idee ci sono. Nonostante siano tedeschi la cantante è di discendenza coreana e questo apporta un tocco in più alla loro musica: la voce di Ji-In Cho è particolare, dotata di una buona estensione ed esente dai clichè imposti dal gothic.
L’album parte con “Ignition”, una buona track caratterizzata da riff distorti e cori che ricordano gli olandesi Epica. La cosa che lascia un po’ perplessi è la strabiliante somiglianza del ritornello con quello di “Ti Sento” dei Matia Bazar (ascoltare per credere, è pressoché uguale!). Nonostante questo, chiusa la parentesi ludica, ci troviamo davanti ad una canzone ben disposta a diventare un singolo: immediatezza e orecchiabilità sono le parole chiavi dell’opener.
“Why Did You Stop the World From Turning” si presenta inizialmente come una semi-ballad dai toni malinconici, che lascia spazio dopo poco alle chitarre elettriche. Belli gli sporadici interventi della musica elettronica, che trovano nel contesto musicale un buon punto di contatto per far risultare il sound più personale. La canzone si acquieta verso metà, lasciando spazio a un mini assolo di chitarra accompagnato una melodia di pianoforte che progressivamente va accelerando, in un continuo crescendo, fino all’esplosione finale.
Serratissimi i tempi in “Deny”, che vede la batteria e le chitarre tirate al massimo, in un intro inquietante e ossessivo. Non particolarmente positiva la title-track, che sa un po’ troppo di commerciale, e la semi ballata “God, I Need Someone”, che fanno calare la bellezza complessiva dell’album.
A conclusione di tutto ciò posso dire di trovarmi davanti ad un album senza troppe pretese: le idee non sono moltissime, ma quelle che ci sono sono originali ed interessanti. Il mio consiglio alla band è quello di lavorare su queste caratteristiche, quali possono essere l’uso di atmosfere particolari e la buona caratura di alcuni riff di chitarra. Insomma, per coloro che amano il gothic/power questo album potrebbe essere piacevole da scoprire, senza sperare nel capolavoro di turno, ma avendo la convinzione che i Krypteria hanno la possibilità di stupire piacevolmente in alcune occasioni.
Tracklist:
01) Ignition
02) My Fatal Kiss
03) Why Did You Stop the World From Turning
04) For You’ll Bring the Devil Down
05) Deny
06) The Freak in Me
07) Never Say Die
08) Dying to Love
09) Shoot Me
10) God I Need Someone
11) Now (Start Spreading the Word)
Luca Dei Rossi
Discutine sul forum nel topic dedicato!