Recensione: Naked Truth live@closer
Dopo la bbotta de vita de accaemme classico anni Ottanta inferta a tutti gli appassionati della storia di questo genere glorioso perpetrata dai capitolini Messerschmitt (qui intervista dell’aprile 2015) attraverso le mazzate contenute all’interno dell’ellepì semi-antologico Heavy Metal Fighters questa primavera, alle porte dell’autunno è la volta del raddoppio, incarnato dal nuovissimo Naked Truth live@closer. Trattasi di un Cd stampato in sole cento copie autoprodotte, realizzato in collaborazione con la Metal Zone di Gianfranco Belisario con però, si badi bene, le stimmate qualitative di un prodotto ufficiale a tutti gli effetti. Accompagnato da un libretto essenziale di quattro pagine, il lavoro incapsula otto pezzi live catturati durante il concerto tenuto dalla band a Roma presso il Closer Live Club, nella notte del 27 febbraio scorso.
Naked Truth rappresenta la prima release che vede coinvolta a tutto tondo l’attuale line-up della band che schiera: Fabrizio “Ace” Appetito (chitarra), Francesco “Riffmachine” Ciancaleoni (chitarra), Mario “The Drill” Ghio (basso), Flavio “Dragon Whelp” Falsone (voce) e Luca “The Animal” Federici (batteria).
I Messerschmitt sono dei veterani del’Acciaio fatto musica: come scritto sulle loro pagine web nascono a Roma nel 1983 dalle ceneri degli Zelloffen, la band fondata dai chitarristi Fabrizio Appetito e Francesco Ciancaleoni, nella quale ha militato in qualità di singer il compianto Giuseppe “Baffo Jorg” Zappimbulso, indimenticabile agitatore della scena heavy metal romana. Dopo un breve periodo di attività che porta alla realizzazione di un demo tape di quattro tracce gli Zelloffen decidono di cambiare nome in Messerschmitt e con il nuovo moniker il quintetto (alla voce v’è ora Andrea Strappetti) si guadagna la giusta notorietà all’interno del movimento hard’N’heavy capitolino, che in quel momento scoppiava di salute.
Dal 1983 al 1985 i Messerschmitt partecipano a numerosi concerti, manifestazioni, trasmissioni radiofoniche e televisive (compresa una esibizione in diretta a “Tandem”, format in onda sul secondo canale della RAI), evolvendo il proprio stile musicale sino a proporre un heavy metal di stampo tremendamente classico, ispirato a band come Saxon, Judas Priest e Iron Maiden. Nel 1984 è la volta di un nuovo demo contenente cinque brani che non riuscirà però a rappresentare appieno il sound devastante dei Messerschmitt, incarnato viceversa dal singolo Heavy Metal Fighters del 1985.
Nonostante il vasto repertorio e le esibizioni anche come headliner in numerose date dal vivo il combo non riesce però a realizzare quel full lenght che avrebbe potuto consacrarlo definitivamente nell’ambito della scena HM nazionale. Inevitabile, quindi, lo scioglimento, che avviene nei primi mesi del 1986. Si dovrà attendere il settembre del 2007, grazie una session organizzata per puro divertimento, per rivedere la band in azione (con i 4/5 della line-up del 1985), ma dopo il primo tentativo di reunion, che durerà solo pochi mesi, è nel dicembre dei 2011 che il trio Ciancaleoni, Appetito, Strappetti decide di riprovarci sul serio, arruolando Matteo Moriconi alla batteria e Walter Scoccia al basso. Con questa formazione, il 28 settembre 2012, a 29 anni dalla loro nascita, i Messerschmitt tornano on stage. A partire da questa data la rifondata band torna ad inserirsi pressoché stabilmente nel circuito live romano, proponendo un repertorio composto da alcuni riarrangiamenti di brani storici, oltre che da pezzi nuovi.
Un nuovo cambio di line-up coinvolge la sezione ritmica della band nell’estate del 2013, con l’ingresso di Luca Federici alla batteria e di Mario Ghio al basso e con questa nuova formazione i Messerschmitt, nel giugno 2014, realizzano una cover dei Kiss (Deuce) per una compilation allegata al libro “Kissed by Kiss” di Andrea Ciccomartino. Un ulteriore cambio nella line-up si verifica nell’estate del 2014, quando Andrea Strappetti si trova costretto a lasciare la band. Lo storico singer viene sostituito da Flavio Falsone (già cantante dei Whisperz). Nonostante l’ingresso ufficiale di Flavio Falsone alla voce, nel novembre 2014 i Messerschmitt decidono, comunque, di lasciare una testimonianza della lunga collaborazione con Andrea Strappetti, incidendo con lui (presso la Bottega del Suono di Fabio Lanciotti) quattro brani (Heavy Metal Fighters, Resurrection, Shape the Steel e Heroes of the Rising Sun). Nel marzo 2015, grazie alla Ace Records, queste quattro canzoni, insieme ai cinque brani del demo del 1984 e ad uno tra quelli presenti nel demo del 1983 degli Zelloffen, confluiscono in un vinile a tiratura limitata dal titolo Heavy Metal Fighters citato a inizio recensione.
Tornando a Naked Truth live@closer, gli otto brani proposti spaccano quanto devono, grazie a una resa sonora che rende giustizia alla possanza metallica dei Messerschmitt alive. Il convintissimo Flavio “Dragon Whelp” Falsone, da interprete di razza qual è, riesce a trasmettere al meglio l’entusiasmo che da sempre accompagna i concerti dei Nostri sfoderando una prestazione tanto verace quanto fieramente naif, fra un ‘namo! e un daje! a sublimare l’appartenenza all’ala HM dura e pura griffata Spqr. Gli episodi migliori risultano inevitabilmente i classiconi come Kamikaze ed Heavy Metal Fighters, ma anche il resto del lotto non scherza per nulla riguardo al “tiro” espresso. Qua il Metallo sgorga da ogni nota, non ce ne sono in giro tanti di dischi live così ruspanti, di questi tempi…
Per chiudere, Naked Truth live@closer, lungi da divenire un live album monumentale, assolve però appieno il compito di rappresentare al meglio su dischetto ottico la furia barbarica HM che sanno dispensare in dosi da cavallo i Messerschmitt sui palchi che li vedono protagonisti. Nella speranza che il prossimo anno li veda finalmente realizzati attraverso i solchi di un full length di inediti il sollazzo siderurgico garantito da Blood and Tears e seguenti permane garantito…
Stefano “Steven Rich” Ricetti