Recensione: Narcotic

Di Emilio Sonno - 20 Maggio 2004 - 0:00
Narcotic
Band: Centaurus-A
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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82

Vi state chiedendo come mi è venuto in mente di recensire la prima demo di questa (mi)sconosciuta band underground tedesca?
Semplice: non ho resistito! Questo perché in solo una ventina scarsa di minuti ho sentito tante di quelle piacevolezze che mi sembrava doveroso dedicare un po’ di spazio a questi talentuosi deathster d’oltralpe.
Segnalatimi come una delle migliori realtà emergenti del loro Paese, con questo Narcotic, Patrick e compagni, dimostrano sin dalla prima canzone di meritare ampiamente i commenti positivi che da più parti mi sono giunti alle orecchie. Elogi che inevitabilmente li riguardano sotto più profili.
Ad iniziare dall’aspetto meramente tecnico: la prima cosa che salta difatti agli occhi, o sarebbe meglio dire alle orecchie, è la loro straordinaria capacità esecutiva, pulita, veloce e precisa.
Una padronanza a dir poco invidiabile dei propri strumenti, tale che in più di un’occasione ha mi ha richiamato alla mente la figura dei geniali The Dillinger Escape Plan. Ovvio che il paragone non sembri reggere, tuttavia molte sono le visioni artistiche che accomunano le due formazioni.
Ad onor del vero bisogna pure precisare che qui non siamo alle prese con il grind/jazz/hardcore dei suddetti americani ma con un death moderno e mutevole, essenzialmente swedish, che non disdegna qualche escursione più floridiana e violenta, quel tanto che basta per dinamizzare ulteriormente un sound già pregno di cambi di tempo e riff sempre diversi.
Dicevamo, infatti, che non è solo dal lato esecutivo che i cinque giovani “crucchi” riscuotono consensi. Quello che li pone una spanna, ma anche due, sopra gli altri “canonici” gruppi è l’impressionante elaboratezza a livello compositivo che denota un’altrettanto impressionante genialità, oltre che a stupire in quanto ad personalità.
Il considerevole buon gusto che condisce il tutto è la vera ciliegina sulla torta poiché quanto detto fin adesso potrebbe far pensare ad un combo forse troppo freddo e scarsamente coinvolgente e invece si tratta di tutto l’opposto.
La lezione imposta da questi metallari in erba è impeccabile sotto ogni aspetto, tanto più quello emozionale. Il coinvolgimento è assicurato dalla prima all’ultima nota: bisognerebbe essere sordi per rimanere impassibili al richiamo di tanta buona musica.
Violenza e melodia si fondono ad estro e tecnica dando vita a quattro song formidabili che hanno l’unico difetto di essere scarse nel numero. Altre obiezioni non sembrano essere possibili neanche dal lato della produzione, inaspettatamente cristallina, capace di esaltare a dovere le varie sfuriate di batteria (opinabile al più il suono del rullante in alcune circostanze) come l’intricata trama di chitarre e basso.
La voce del cantante, gutturale e potente, procede spedita, senza intoppo alcuno sull’instabile struttura sonora, inserendosi molto bene un po’ ovunque.
L’ascolto attento della titletrack fa subito intuire il perché essa si trovi esposta lì, in vetrina, come opener di un mcd che con le altre tracce non subisce affatto nessun calo. I brani si susseguono con il loro fare frenetico, privi di inutili velleità, facendo il verso ora ai bei Soilwork dei tempi andati (di The Chainheart Machine tanto per intenderci), ora ai Theory In Practice (specie quelli di Third Eye Function).
Chiamare in causa persino semidivinità del calibro dei Suffocation sarebbe, chissà, eccessivo eppure ascoltando quanto prodotto dal germanico 5-piece, si comprende facilmente di come debba trattarsi di un punto di riferimento piuttosto importante per loro.
Un lavoro dunque ottimo, davvero ben studiato, congeniato e realizzato ad opera di un novello gruppo incredibilmente maturo, dimostratosi completo sotto qualsiasi punto di vista e per giunta sorprendentemente originale.
Ho solo paura di cosa possano riservarci in futuro: ogni augurio perché finiscano presto nella rete di qualche label a caccia di nuovi talenti mi sembra decisamente implicito nella critica. Nell’attesa che ciò accada fate sì che cadano nella vostra di rete!
Emilio “ARMiF3R” Sonno

Tracklist:
01. Narcotic
02. Downwards
03. Resistance ain’t Futile
04. For Purpose

 

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