Recensione: Nasty Reputation

Di Luca Corsi - 14 Maggio 2009 - 0:00
Nasty Reputation
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Anno: 1991
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86

La Germania ha da sempre partorito grandi artisti appartenenti alla gloriosa scena hard’n’heavy di fine anni ’70-inizio anni ’80. Dai fratelli Michael e Rudolf Schenker, fedeli al rock duro e spesso platinato degli Scorpions, ai ruggiti decisamente più metallici e dall’appeal maggiormente aggressivo prodotti dall’ugola di Rolf Kasparek dei grandi ed indimenticabili Running Wild.

Un personaggio in particolare, però, ha saputo costruirsi, nell’arco degli anni a cavallo tra i magici eighties e la decade successiva, una carriera a dir poco invidiabile. Questo indiscusso protagonista del panorama metallico prende il nome di Axel Rudi Pell, soprannominato dagli addetti ai lavori, non a caso, “The German Guitar Wizard”. Il biondo maestro della sei corde, dopo un buon inizio di carriera trascorso a sostenere la causa dei teutonici Steeler, con i quali pubblicò la bellezza di quattro dischi, decise, alle soglie dei ’90, di avventurarsi in una coraggiosa carriera solista.

Pubblicato il debutto “Wild Obsession” nel 1989, arriva finalmente il momento propizio per sferrare definitivamente il colpo decisivo, fondamentale per guadagnarsi un posto di tutto rispetto all’interno della scena. Così, nel 1992, ecco che viene dato alle stampe il granitico e tagliente “Nasty Reputation”, il quale, a detta di molti, risulterà poi essere il migliore prodotto presente nella nutrita discografia del guitar-hero tedesco.

Rispetto al debutto, oltre al cambio di bassista – che vede Kai Raglewski prendere il posto di Volker Krawczak, il quale verrà poi ripescato nelle future release – viene effettuata una sostituzione quanto mai vincente e determinante per la riuscita finale del disco. Viene infatti reclutato al posto di Charlie Huhn come ruolo di singer il carismatico Rob Rock (Impellitteri, Joshua), dotato di un’ugola al vetriolo, esplosiva e a tratti devastante, ma che è pure in grado di addolcirsi quando i toni si fanno più bassi e quieti.

Dimostrazione delle sue straordinarie e per nulla comuni doti vocali ne viene data sin dalla prima nota della scoppiettante opener “I Will Survive”, martellante e spietata, guidata dal furioso e animalesco drumming del sempre funambolico Jörg Michael (Running Wild, Stratovarius, Mekong Delta ma anche Saxon), una irrefrenabile macchina di precisione dietro le pelli. La furia esecutiva espressa in avvio, viene ripresa in episodi altrettanto massicci e incisivi, come la ribelle e sovversiva “Fighting The Law” e l’altrettanto infuocata “Firewall”.

Il livello delle composizioni proposto si mantiene piuttosto elevato per l’intera durata dell’album, senza cadute di tono o passi falsi. Vere e proprie bombe in attesa di essere innescate vengono lanciate dalla chitarra di A. R. Pell, quanto mai ispirata, la quale detta inevitabilmente le regole del gioco, lasciando alle tastiere di George Hahn un comunque onorevole ruolo di comprimario. Tastiere decisamente più presenti, invece, nella struggente e toccante ballad “When A Blind Man Cries” – grande l’interpretazione vocale di Rob Rock – e nell’epica “Land Of The Giants”.

Capitoli quali la sorprendente “Wanted Man”, la tuonante “Unchain The Thunder” e la fantastica title-track “Nasty Reputation” (riproposta spesso anche dal vivo), risultano essere letteralmente pervasi dalla magia chitarristica del biondo teutonico, il quale da totalmente sfogo alla sua vena creativa nella traccia conclusiva, interamente strumentale, ovvero la suggestiva “Open Doors”, a sua volta divisa in tre parti – Part I: “Experience”, Part II: “The Journey”, Part III: ”Sugar Big Daddy” – ben distinte l’una dall’altra, ciascuna portatrice di una propria e caratteristica atmosfera.

In conclusione, “Nasty Reputation” può essere considerato come uno dei lavori più significativi e di spicco non solo della carriera solista di Axel Rudi Pell, ma di quel particolare tipo di Heavy Metal, veloce e melodico al contempo, che in pochi hanno saputo offrire dagli inizi degli anni ’90 ad oggi. Assolutamente da avere.

 

Luca “El Pata” Corsi 

 

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Tracklist:

01. I Will Survive

02. Nasty Reputation

03. Fighting The Law

04. Wanted Man

05. When A Blind Man Cries

06. Land Of The Giants

07. Firewall

08. Unchain The Thunder

09. Open Doors (Strumentale – Part I: Experience, Part II: The Journey, Part III: Sugar Big Daddy)  

Line Up:

Axel Rudi Pell – Chitarra

Rob Rock – Voce

Kai Raglewski – Basso

George Hahn – Tastiere

Jörg Michael – Batteria  

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