Recensione: Nature|Existence
Raramente capita di imbattersi in un disco d’esordio di tale bellezza, come altrettanto raramente capita che un debut sia così contrassegnato da tanti aspetti non convenzionali.
Echoes è il nome di questa band venezuelana, e già la provenienza è insolita per il panorama metal; formatasi nel 2004 e nata come realtà interamente strumentale, la formazione è composta da basso, batteria, tastiera e tre chitarre, altro aspetto non proprio comune. In questo Nature|Existence però si alternano alla voce quattro singer differenti in qualità di ospiti; inoltre c’è la presenza del cuatro, strumento tradizionale venezuelano; e se non bastasse tutto questo si aggiunga che su di una base fatta sostanzialmente di prog metal melodico vanno ad inserirsi elementi tipicamente math, per un risultato stupefacente.
Gli Echoes non si perdono mai lungo i cinquantatrè minuti abbondanti di Nature|Existence: mantengono il minutaggio dei pezzi basso riuscendo a farci stare tutto quello che dev’esserci.
Il risultato è un connubio perfetto di melodia e tecnica, infarcito di ottime idee che spuntano, si sviluppano e lasciano il posto ad altre idee altrettanto valide, esattamente come gli amori che nascono, crescono e finiscono lasciando spazio ad altri e nuovi amori, tema centrale dei testi dell’opera.
In ogni caso, che si tratti di brani prevalentemente melodici come Rude Awakening e la deliziosa Leaf Motif, di pezzi più tirati come Lullaby e Far From Coincidence, o ancora di episodi nei quali emergono aspetti folk come la breve ma intensa Seasons Come To Pass, i sei sudamericani dimostrano tutta la loro capacità tecnica, supportata da un’ottima produzione capace di dare la giusta rilevanza ad ogni singolo strumento da un lato, e di amalgamarli egregiamente dall’altro.
Le tre chitarre si rincorrono, si scambiano i ruoli e si doppiano continuamente, e sia le parti solistiche che il lavoro in fase di riffing sono molto ben riusciti; Moliné impreziosisce ogni singola frase con un drumming dinamico e preciso ben coadiuvato dal basso a sei corde di Rojas, e i due compongono una sezione ritmica solida ed estrosa nello stesso tempo. Ovalles sfodera una scelta di suoni sempre appropriata, rendendosi protagonista anche al piano.
In Despair e, soprattutto, in Winds Of Dread si può godere anche del sax di Dave Duffus, capace di inserirsi in modo assolutamente armonico nei brani in questione adornandoli più di quanto non lo siano già di loro.
La meravigliosa Farewell si muove tra piano, acustica e l’apporto dell’Anechoic Chamber String Quartet, arrivando come la proverbiale ciliegina sulla torta a dare qualcosa in più ad un disco già bellissimo. Rimane giusto il tempo per il prologo, che riprende il tema dell’epilogo per chiudere Nature|Existence degnamente com’era iniziato, riuscendo a dare contemporaneamte senso di chiusura e di circolarità al tutto.
Si potrebbe tranquillamente candidare questo bellissimo full length al premio di debut dell’anno; si potrebbe, ma sarebbe troppo poco. Un lavoro di songwriting lungo e laborioso ha consentito ai venezuelani di portare all’interno di Nature|Existence diverse influenze raccolte durante il cammino; quello che ne è scaturito è un lavoro talmente riuscito e carico di personalità da poter essere annoverato senza indugi tra le migliori uscite prog metal dell’anno in corso.
C’è solo da augurarsi che il platter abbia la giusta diffusione ed il più che meritato riconoscimento. Se le cose vanno come devono Nature|Existence sarà ricordato a lungo, in caso contrario vorrà dire che in pochi avranno avuto la fortuna di imbattersi in qualcosa di esteticamente e sostanzialmente bello, per quanto il termine sia riduttivo.
Massimo Ecchili
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Tracklist:
01. Epilogue (…Is Where We Start) 2:48
02. Rude Awakening 6:32
03. Leaf Motif 6:12
04. Lullaby 4:21
05. Bonfires 3:21
06. Unfair 6:15
07. Seasons Came To Pass 1:44
08. Far From Coincidence 4:16
09. Despair 5:33
10. Winds Of Dread 3:40
11. Farewell 3:32
12. Prologue (…Where We End) 4:48
Line-up:
Javier Landaeta: guitars
Antonio Silva: guitars
Rafael Sequera: guitars
Alfredo Ovalles: keyboards
Jorge Rojas: bass
Miguel Moliné: drums
Special guests:
Tobias Jansson, Nick Storr, Carl Webb, Pedro Castillo: vocals
Dave Duffus: saxophone
Anechoic Chamber String Quartet