Recensione: Never Say Never

Di Francesco Maraglino - 14 Dicembre 2009 - 0:00
Never Say Never
Band: Alias
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
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83

Nel 1990 l’album d’esordio degli Alias, formazione guidata dal cantante Freddy Curci e dal chitarrista Steve DeMarchi, rappresentò una delle opere più piacevoli ed interessanti dell’epoca in ambito AOR, grazie a brani come “Say What I Wanna Say”, “More Than Words Can Say”, “Haunted Heart” e “Waiting For Love”, capaci di coniugare con gran classe suoni hard e purissime melodie.

Sulla cover di Alias campeggiava uno stellone meccanico che rimandava alla stella da sceriffo, essendo proprio The Sheriff il nome della band della prima era del rock melodico (nel 1982 un momento di notorietà grazie ad un album omonimo, ancor oggi celebrato dalla critica di settore, ed al singolo “When I’m With You”) da cui gli Alias discendevano.

Nel 1992 una seconda release, bell’e pronta, doveva dare un seguito al fortunato album d’esordio, ma il grunge aveva ormai sostituito nel cuore della gran parte della critica e del pubblico amante dei suoni duri il metal degli anni Ottanta e soprattutto il class e l’AOR, e così l’“opera seconda” degli Alias rimase nel cassetto della EMI, e di essa si persero le tracce.

Una vera sorpresa è stata dunque la notizia che la Angelmilk Records abbia deciso di ripescare “Never Say Never” (questo il titolo del secondo full-lenght della band di Freddy Curci) dall’oblio in cui era finito: lo diciamo subito, il ripescaggio è valso davvero la pena e l’impegno posto nelle trattative con la EMI.
Con una line-up in parte rimaneggiata – si segnala la presenza del “prezzemolo” Marco Mendoza al basso – ed uno staff di songwriters che vede anche l’apporto di James Christian (House of Lords) e Mark Baker (Signal), gli Alias snocciolano qui una serie di perle hard melodiche della stessa, ragguardevole caratura del disco d’esordio.

La partenza è micidiale: “Woman Enough” e “XTCO1” esibiscono riffoni muscolari di chitarra elettrica, ritmi solidi ed incalzanti e cori da stadio.
La successiva “How Much Longer Is Forever” rallenta un po’ il ritmo, e si fa apprezzare per un ottimo lavoro della chitarra solista in un contesto decisamente AOR.
Il platter prosegue con “Give Me A Reason To Stay”, una ballata dalle sfumature roots, un po’ dalle parti della “To Be With you” dei Mr.Big. Atmosfere roots, stavolta in salsa blues e con il condimento di chitarre acide – inconsuete per il genere – si ritrovano poi in “The Warden”. Si tratta di brani, come “Call Of The Wild”, spruzzata di funky-rock, che dimostrano un certo sforzo, da parte degli Alias, finalizzato ad arricchire il proprio sound, probabilmente per non restare ancorati del tutto al più classico melodic rock.

Melodic rock dai classici stilemi che però ritroviamo in “Wild Wild One”, frizzante e scanzonata, nel brillante AOR al confine con l’Hard rock dagli echi Signal e Bad English intitolato “Bare Necessity”, e nelle immancabili ballads: l’epica “Pleasure And Pain”, la corale “All I Want Is You”, che ci fa venire in mente Journey e The Storm, e la delicata ed intensa “Diamonds”, introdotta da un dolcissimo arpeggio di chitarra.
La chiusura è degnamente affidata, dopo il breve palese omaggio alla “We Will Rock You” dei Queen che si intitola “Play Me A Song”, all’hard-rock guitar-oriented “We Want It All”.

Di alterno interesse le immancabili bonus-track: trascurabili il pop-rock “Who Do You Think You Are” e la melensa “Perfect World”, più robusta “Into The Fire”.

Per i nostalgici dei The Sheriff, c’è pure una versione acustica di “When I’m With You”, degna chiusura per un full-lenght di notevole interesse per i cultori di questi suoni.

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Tracklist:

  01. Woman Enough
  02. XTCO1
  03. How Much Longer Is Forever
  04. Give Me A Reason To Stay
  05. Wild Wild One
  06. Pleasure And Pain
  07. The Warden
  08. Bare Necessity
  09. All I Want Is You
  10. Call Of The Wild
  11. Diamonds
  12. Play Me A Song
  13. We Want It All

Bonus:

  14. Perfect World
  15. Into The Fire
  16. Who Do You Think You Are
  17. When I’m With You (live acoustic version)

Line-Up:

Freddy Curci – Vocals
Steve DeMarchi – Guitars
Marco Mendoza – Bass
Larry Aberman – Drums
Robert O’Hearn – Keyboards
Dennis DeMarchi – Keyboards

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