Recensione: Night Club
Il percorso artistico dei metallers marchigiani Ibridoma si arricchisce di un nuovo capitolo discografico. La band di Christian Bertolacci (voce), Marco Vitali (chitarra), Daniele Monaldi (nuovo arrivo, chitarra), Leonardo Ciccarelli (basso) e Alessandro Morroni (batteria), attiva fin dal 2001, ha licenziato, infatti, il suo secondo full-length, Night Club, che giunge dopo due EP (Page 26 e Lady Of Darkness) ed un album dal minutaggio pieno (Ibridoma), nonché a valle di una attività live che li ha visti supportare gente come Blaze Bailey, Ritchie Kotzen, Uli Jon Roth, Necrodeath, Rhapsody Of Fire.
Per la produzione, contraddistinta da un impatto sonoro graffiante e sferzante, i cinque ragazzi di Ibridoma si sono affidati allo statunitense Michael “Elvis” Baskette, ben noto per le sue collaborazioni con RATT, Stone Temple Pilots, Incubus, Limp Bizkit.
Il risultato finale di Night Club rappresenta la conferma dello stile che fino ad oggi ha qualificato la proposta sonora di Bertolacci e soci: un’espressione a cavallo tra l’Hard Rock ed il più classico Heavy Metal, sia di marca british che U.S.A., potente e melodico quanto basta, ma anche contraddistinto da frequenti immersioni in un magma sonoro più tenebroso e notturno.
E’ esempio di classicità il cadenzato opener Eagles from the Sky, uno dei brani più riusciti del lotto, contrassegnato dall’ottimo lavoro d’ asce che spaziano tra riff incalzanti ed assoli melodici e dalla voce acuta e sicura del singer, marchio di fabbrica del sound del combo.
Ritroviamo un suono incasellato nei canoni più classici del genere ed una prestazione vocale ancora sugli scudi in Night Club (della quale è in circolazione anche una videoclip), poi ancora in 7 Days of Death (traccia heavy segnata dai riffoni della sei corde e dalla voce cupa ed inquietante del vocalist che agiscono sul tappeto disegnato da una sezione ritmica scandita ed implacabile), ed anche in Cold Light of Moon (che alterna tratti più veloci a momenti più cadenzati e si distingue per una componente melodica più sottolineata).
Talvolta, in mezzo a tante scudisciate – indubbiamente efficaci – di elettrica energia e di chitarre staffilanti e spietate, si percepisce la necessità di un songwriting più forte e differenziato, ed in questo senso si distinguono positivamente Businessmen, come sempre a cavallo tra hard ed heavy e con una voce espressiva ed ancora più a suo agio del solito, così come nella più catchy ed “ottantiana” Face to Face.
In conclusione, chi si avvicina agli Ibridoma e a questo Night Club, non deve aspettarsi epocali rivoluzioni musicali, ma troverà certamente pane per i propri denti se vuole assaggiare i frutti di un suono potente, grintoso e decisamente devoto a canoni espressivi intramontabili, nonché senza dubbio foriero di ulteriori progressioni ed evoluzioni future.
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Line Up:
Christian Bartolacci: voce
Marco Vitali: chitarra
Daniele Monaldi: chitarra
Leonardo Ciccarelli: basso
Alessandro Morroni: batteria
Tracklist:
- Eagles from the Sky
- Cold Light of Moon
- Night Club
- 7 Days of Death
- Why Do You Feel Alone
- Last Supper
- Businessmen
- Face to Face