Recensione: Night of the Crime (reissue)
Molti lettori già conosceranno la Rock Candy Records, la nuova label nata appositamente per ripubblicare su CD classici e cult anni ’70, ’80 e ’90 del panorama Hard rock, Heavy metal e AOR. Abbiamo già trattato due uscite di questa label (“Narita” dei Riot ed “No Rest For The Wicked” degli Helix) ora recensiremo il terzo ed ultimo disco di questa prima serie di ristampe. L’album in questione, per altro già recensito su Truemetal nella sezione “from the past” (leggi qui la review completa) è il capolavoro degli Icon che viene al titolo di “Night of The Crime”.
Gli Icon si cimentarono nella difficile impresa di costruire un platter in tutto e per tutto leggendario che vedeva al suo interno numerosi ed interessantissimi episodi che andavano a coprire tutti i lati di questa meravigliosa musica. Ed è così che potevamo apprezzare il flavour appassionante dell’opener Nacked Eyes AOR song dall’inossidabile incedere musicale o gli splendidi e magniloquenti ritmi pomp della successiva Missing. La band riusciva a spingersi anche su binari more “hard’n heavy oriented” con le seguenti Shot At My Heart (Dokken meets Pretty Maids) e Out For Blood (class metal at its best!) mentre con la successiva Raise The Hammer (leggendario il suo refrain) gli Icon assestavano un rovente colpo di incandescente Heavy Metal. Con Frozen Tears i nostri riuscivano a sfornare un’altra cult song che ci preparava all’indiscusso capolavoro del platter, l’ossianica rasoiata metallica intitolata The Whites of their Eyes, autentico Heavy Metal tour de force scandito da roventi refrain e quanto mai graffianti riff su cui eroicamente si adagiava la prestazione vocale di Clifford. Chiudevano il disco l’appassionante Hungry For Love e la rufffiana Rock My Radio.
La ristampa della Rock Candy apporta numerose migliorie al disco. L’audio ha subito una rimasterizzazione e risulta, ad un attento ascolto, più pulito. Il booklet è stato arricchito (a discapito dei testi) di un’interessantissima quanto dettagliatissima biografia della band corredata da numerose foto ed immagini di indiscusso valore storico.
Il package nel complesso è eccellentemente curato. Un plauso quindi a questa giovane label che rende ulteriormente d’obbligo l’acquisto di questo platter per ogni amante dell’Heavy Metal di classe perchè, ricordiamolo, questa musica passava anche per queste band, e “Night of The Crime” ne era sicuramente brillante testimonianza.
Vincenzo Ferrara