Recensione: Nihil
Una novità ha segnato indelebilmente le sorti di questo album, ossia l’entrata in formazione, solo recentemente revocata, di Alexi Laiho, chitarrista e cantante dei famosi Children Of Bodom. Un fattore che ha definitivamente inciso sia sull’immagine della band (cosa che a me non ha assolutamente toccato…) sia sulla musica stessa (aspetto invece non trascurabile). Quello che ne è venuto fuori è un Cd discreto, non all’altezza dei migliori Impaled Nazarene, ma decisamente buono. E non credo che le cause siano imputabili al solo Laiho, ma che vadano ricercate in precise scelte stilistiche che il combo finlandese ha intrapreso per varie ragioni che non sta a me valutare.
Il suono è come al solito orientato verso il Black Metal, anche se con fortissime influenze Crustcore. Il riffing è però radicalmente mutato, e questo lo si sente sia nei pezzi scritti da Laiho, tipo Cogito Ergo Sum e Zero Tolerance, sia negli altri. Sono molti di più quelli che Luttinen stesso ha definito come catchy riff: canzoni molto più accattivanti ed immediate. Sotto questo aspetto ci può essere stato un grosso passo avanti, nel senso che il gruppo ha abbandonato quell’immobilismo di cui qualcuno li stava accusando.
Quasi sconcertante l’inserimento di assoli all’interno delle canzoni: Luttinen ha motivato questa scelta affermando che gli Impaled Nazarene erano stufi di sentirsi dire che suonavano come una punk band. Peccato che, lo sappiamo tutti, il loro suono era stato sempre affascinante proprio per il suo grezzo e ignorante minimalismo. Questa venatura tecnicistica devo ammettere che potrebbe disturbare chi, come me, ha ancora cari i suoni di quello che fu Ugra Karma. Comunque, sia ben chiaro, gli Impaled Nazarene hanno ancora tanto da dire e lo dimostrano.
Spettacolari le già citate Cogito Ergo Sum e Zero Tolerance, ma ancora più belle Angel Rectums Still Bleed – The Sequel e il mid-tempos Post Eclipse Era. Un album totalmente dedito alla distruzione e a velocità estreme e micidiali. E per finire, quasi come un raggio di luce in mezzo alla foschia, arriva un pezzo che riporta indietro con gli anni la mia mente, intitolato Nihil: proprio nella title-track la band decide di farci riassaggiare un po’ del suo vecchio spirito, e lo fa alla grande. Spero in un futuro ancora ai livelli del passato, perchè “buono” è una parola che non si addice assolutamente a questo gruppo.
Matteo Bovio
Tracklist
01. Cogito Ergo Sum
02. Human – Proof
03. Wrath Of The Boat
04. Angel Recturns Still Bleed – The Sequel
05. Posteclipse Era
06. Nothing Is Sacred
07. Zero Tolerance
08. Assault The Weak
09. Low The Laughter Died
10. Nihil