Recensione: No-Bless Oblige
Hard rock moderno e sporcato da tracce alternative è quanto proposto dai torinesi The Upperclass Bastards, gruppo esordiente, con all’attivo sinora un solo demo di tre pezzi, che tuttavia esibisce già un’attitudine ed una sicurezza tipica dei veterani della scena.
Costituiti nel capoluogo piemontese nel corso del 2005 attorno alla figura della cantante e leader Carlotta Gamba, i The Upperclass Bastards hanno fronteggiato – come da manuale per una band emergente – i soliti ed inevitabili cambi di formazione responsabili dello sconvolgimento pressoché totale della prima line up (che comprendeva, particolare non secondario, anche l’attuale ascia dei White Skull, Danilo Bar), oggi rappresentata unicamente dalla determinata singer e dal fidato chitarrista Dario Orlando.
Forte di un’esperienza comunque di tutto rispetto, il gruppo ha continuato a macinare date live, consolidando la propria fama sul territorio, sino a giungere alla realizzazione del primo ed effettivo full lenght in carriera, il recente “No-bless Oblige” uscito originariamente come cd autoprodotto ed in un secondo tempo, pubblicato dalla attivissima Street Symphonies, piccola ma agguerrita label nostrana.
Solido e tagliente, il rock del quintetto lascia intravedere caratteristiche di sicuro interesse e già votate ad un ipotetico futuro di successo. Memore della vecchia tradizione glam ma, in uguale misura, occhieggiante al mainstream attualmente in voga al di là dell’oceano, la soluzione stilistica mira di certo a soddisfare i palati degli ascoltatori più giovani, tralasciando qualsivoglia operazione di revival volta a sfruttare coordinate troppo remote.
Punto di forza principale, è senza dubbio la voce di Carlotta, o meglio “Charlotte S.”, grintosa, robusta e piuttosto versatile al punto da rimembrare in qualche circostanza la dispersa Tairrie B. dei Manhole.
Per nulla disprezzabile anche il songwriting e le doti compositive messe in mostra, già ben raffinate al punto da consentire alla band di portare alla luce alcuni brani che, complice una produzione di buon livello, pongono in primo piano l’appeal da “grande pubblico” cui gli Upperclass sembrano in effetti puntare.
Esempio lampante potrebbe essere l’iniziale “Trip”, coriaceo brano di hard moderno, che rivela un’anima sorniona ed un ritornello di grande impatto. Parimenti riuscite, le successive “Scary Cherry”, “B.A.D.”, “Out Of Time Hero” e “Lust For Life”, dichiarano ascendenti glam anni settanta, miscelati però ad un gusto prettamente moderno nel comporre musica, un po’ “alternative” per qualcuno, più vicino al semplice punk / rock n’roll per altri, ma sempre e comunque interessante e piacevole da ascoltare.
Influenze più commerciali sono di quando in quando percepibili nel tessuto sonoro messo a regime dal quintetto, elementi che ad ogni buon conto contribuiscono fattivamente alla costruzione di pezzi ben studiati come “Slash 145”, “Excuse My French” e dell’ipotetico hit single “Idol Of Myself”, episodio cui non pare troppo difficoltoso preconizzare buoni riscontri, qualora divenuto preda dell’air play radiofonico.
Suggella un esordio dalle prospettive incoraggianti, la cover di “Bang Bang”, classico del 1966 della celebre Cher, qui riproposto in una versione maggiormente cadenzata ed ai limiti del rockabilly.
Gradevoli artwork e confezione dell’album, resta da porre in evidenza la rimarchevole qualità dei suoni, ottimizzati in modo alquanto professionale ed oltre la media per una release di vocazione prettamente underground.
Poco altro da aggiungere dunque.
In un panorama hard sempre più prolifico come quello tricolore, anche i The Upperclass Bastards ottengono uno spazio di sicuro riguardo, guardando con fiducia ad un mercato lontano da rigurgiti di nostalgie passate, che non tarderà a mostrarsi ricettivo ed a valorizzare le buonissime doti artistiche di questi interessanti musicisti nostrani.
Per contatti: theupperclassbastards@yahoo.it
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Tracklist:
01. Trip
02. Excuse My French
03. Scary Cherry
04. Burnout
05. B.A.D. (Bad Attitude Doll)
06. Slash 145
07. Out Of Time Hero
08. Idol Of Myself
09. Bang Bang (My Baby Shot Me Down)
10. Lust For Life
Line Up:
Charlotte S. – Voce
Dario Orlando – Chitarra
Luca Spagnolo – Chitarra
Luigi “Mr. Gee” Anzalone – Batteria
Alessandro Spagnolo – Basso