Recensione: No Fear
Bellatrix è una delle stelle della costellazione di Orione ed è tra le più brillanti dell’intera volta celeste. Ed è proprio ‘Brillante’ il giusto aggettivo per descrivere, in una parola, i Bellathrix, band genovese nata da un’idea della chitarrista Manuela Lalli Cretella e della vocalist Stefania Prian.
‘No Fear’ è il loro secondo album, disponibile dal 6 dicembre 2019 via Nadir Music, successore di ‘Orion’ del 2016. Da allora il combo ha subito qualche cambiamento: è passato da una formazione a quattro elementi ad un’altra a cinque, con l’ingresso di Francesco ‘Yackson’ Russo alla chitarra e di Tiziana Cotella alla batteria, in sostituzione di Elisa Pilotti. Stabili sono rimaste le due fondatrici e il bassista Steve Vawamas.
Il loro è un Heavy Metal che fonda le sue radici nelle sonorità anni ’80 ed anche in qualcosa della, ancora più straordinaria, decade precedente. Lungi però dal voler vivere in un mondo nostalgico, i Bellathrix trasportano il tutto ai giorni nostri, dando al sound un tocco personale che lo rende maledettamente moderno. In poche parole hanno annullato, in un solo colpo, quasi trent’anni di tentativi di stravolgere un genere che, in definitiva, va bene così … basta suonarlo con la giusta passione ed il giusto carattere.
Passione e carattere: ‘No Fear’ ne è pieno, sono elementi che trasudano da ogni traccia, da ogni singolo riff, da ogni linea melodica, da ogni vocalizzo o assolo che sia. E’ un album che riesce ad emozionare dall’inizio alla fine, con la giusta dose di buona tecnica mischiata all’elemento principale: l’anima.
Grande è la voce di Stefania Priar, che posso supporre abbia appreso tanto da Doro Pesch quanto da Janis Joplin e che, essendo interpretativa e di ampio registro, le consente di rendere coinvolgente qualsiasi testo, anche se cantasse della lista della spesa.
Ottimi sono gli assoli, lunghi e legati al pezzo, trascinante è la sezione ritmica, dinamica ed estroversa.
Brani come ‘Leave It All Behind’, ‘Watcha Waiting For?’, ’35 Years’ e ‘Live Your Today’ non stancano mai, per via della loro alta carica elettrica e per l’incisiva fusione di melodia ed aggressione sonica che li distingue.
Particolare menzione per la spigliata ‘Fast and Slow’, che amalgama una sostenuta ritmica funky a dei refrain anthemici e, soprattutto, per la dura ‘The Demon’, alla quale hanno partecipato Trevor e Tommy Talamanca dei Sadist. ‘The Demon’ ha corpo e concretezza nelle sue articolazioni, che passano dal Metal più classico alla furia del Death, senza stravolgere lo stile dei Bellathrix. Senza contare l’ottima prova vocale e la parte solista che vi si sente.
C’è anche spazio per la strumentale ‘Hanuman’, carica di forza ed energia mette in luce la buona tecnica strumentale del combo.
In definitiva ‘No Fear’ è un album completo, composto e suonato da una band in gran forma e con le idee chiare, che si è dimostrata matura e, come si è detto all’inizio, brillante.
Aspettiamo il terzo album ed auguriamo loro una densa attività live. Ottimo lavoro Bellathrix!!