Recensione: No More Bullshit
Dietro il moniker Rolling Gangsters si annidano tre vecchie conoscenze dell’HM tricolore: Franco Onnis (basso), Riccardo Sedda (batteria) e Joe Perrino (voce). I primi due, antesignani del Sardinian Heavy Metal, militarono nei fondamentali Rod Sacred, autori del disco omonimo uscito nel 1990 e partiti in più riprese alla conquista del continente a suon di date fissate in importanti città, armati di una montagna di watt latente pronta per essere riversata sull’audience. Joe “Dog” Perrino è anch’esso un noto personaggio storico e carismatico del Rock isolano, già con ensemble del calibro di Joe Perrino & The Mellowtones ed Elefante Bianco. Accanto a questo trio di figuri navigati, le due degne chitarre di Jimmy Carboni e Giuseppe Marras, a completare la line-up dei Pistoleros sardi.
Il primo sparo dei Nostri sul mercato avviene nel luglio del 2007, con un mini Cd contenente tre brani, a mo’ di presentazione del gruppo. Seguono un po’ di concerti e l’esordio quest’anno su full length per l’Alkemist Fanatix Europe di Firenze, con un disco intitolato No More Bullshit, oggetto della recensione.
L’impressione che si ricava dal packaging è delle migliori: otto pagine ottimamente curate e pressoché ogni testo di canzone accompagnato da un bellissimo disegno pertinente, delle vere opere d’arte realizzate per la maggioranza dei casi da tale Stea, mentre Wela si è occupata della raffigurazione riguardante il brano Pure Sardinian R’N’R Power.
L’opener No More Bullshit è sfacciatamente Ac/Dc ma quello che stupisce di più è la mostruosa somiglianza fra il timbro vocale di Joe Dog e quello di Brian Johnson. I Rolling Gangsters, va sottolineato, ci mettono del loro per infarcire all’italiana la ricetta musicale dei Canguri australiani che altrimenti risulterebbe meno saporita, nell’occasione. Si continua con un bluesaccio in salsa Metal’N’Roll con la traccia They Will Never Catch Me, cosa che si ripeterà, con le diverse sfaccettature del caso, anche nella successiva Never Trust a Travellin’ Man.
Titoli arrapanti come Iggy Pop’s Hotel Room e Pure Sardinian Rock’n’Roll Power celano inni Rock durante i quali è praticamente impossibile rimanere fermi, se goduti dal vivo, con i Rolling Gangsters davanti agli occhi, ma anche con le cuffie ben piantate sulle orecchie spaparanzati in poltrona.
Anni e anni a sbattersi on the road per un sogno o poco più porteranno pure a qualcosa, o no? La struggente In the Deep è lì a dimostrare che per scrivere pezzi di codesta portata serve aver sulle spalle chilometri e chilometri macinati nella notte, sonno perso e tutto quanto fa Hard’N’Heavy in un paese come l’Italia dove la musica dura è patrimonio per pochi e le infrastrutture rimangono per la maggioranza dei casi inadeguate. Tornando alla canzone Franco Onnis e soci danno il meglio di Loro stessi, pescando a piene mani in quel patrimonio di inestimabile valore che è la musica d’autore anni Settanta. Una perla, commovente, l’highlight assoluto di No More Bullshit, per chi scrive, ma non solo…
Omaggio ai Gunners di Slash e soci in She’s got a Gun, poi un po’ di strada dalla California fino in Alabama per Stormy Chair. I Motorhead periodo 1916 si ergono a dire la Loro in Point of no Return con un Joe Perrino sugli scudi, mentre Rolling Gangsters è puro Rock’N’Roll dall’inizio alla fine e la traccia bonus Baby Ride ricorda molto da vicino i piemontesi Bad Bones.
No More Bullshit è disco che trasuda Hard Rock’N’Roll metallizzato a ogni nota. In The Deep a parte non esiste un brano che traina, va preso tutto in blocco. Le influenze dei grandi ricorrono spessissimo e se non si sapesse che è stato scritto in terra isolana si penserebbe a un club fumoso del Sunset Strip, ove si ritrovano dopo anni dei vecchi marpioni della guerra dei watt e decidono di scrivere una decina di brani con i controcolleoni. Il disco possiede un bel suono live, frutto di chitarre assassine e una sezione ritmica pulsante. La voce vissuta di Joe, sofferta quando serve e carica di groove fa il resto, a confezionare l’irriverente ricetta stradaiola degli isolani.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist:
1. No More Bullshit
2. They Will Never Catch Me
3. Never Trust a Travellin’ Man
4. Iggy Pop’s Hotel Room
5. In the Deep
6. She’s got a Gun
7. Stormy Chair
8. Pure Sardinian Rock’N’Roll Power
9. Point of no Return
10. Rolling Gangsters
11. Baby Ride (traccia bonus)
Line-up:
Franco Onnis – basso
Riccardo Sedda – batteria
Joe “Dog” Perrino – voce
Giuseppe Marras – chitarra
Jimmy Carboni – chitarra