Recensione: Non Linear Dynamical Systems
Messe fin da subito in chiaro le debite proporzioni, immaginate un misto stilistico di quanto negli ultimi anni hanno pubblicato le migliori technical speed-thrash metal band in circolazione (leggasi i vari Nevermore o Heathen) con qualche riferimento più ‘technical’ tipico del ‘progressive tendente all’aggressive’ che possiate immaginare. A questo affiancate l’heavy groovy dei Metallica del post ‘…And Justice For All‘. Ecco, avete per le mani “Non Linear Dynamical Systems”, debutto discografico dei bergamaschi AntiClockWise.
I Nostri, ovviamente, sono ancora privi della maturità tecnica necessaria per competere a certi livelli qualitativi, ma quello che conta, al momento, è che i quattro hanno una marcia in più rispetto alle band non professioniste, sotto tutti i punti di vista. Il profilo sotto il quale la band stenta un po’ è quello meno importante, ovvero quello tecnico, aspetto che con intense dosi di allenamento può migliorare di giorno in giorno, ma che, se non supportato dall’ispirazione, finisce per soccombere, suicida di se stesso (la storia di questi esempi ne è piena). Il resto è un concentrato di ispirazioni e spunti che vanno ben oltre le aspettative che ogni recensore/giornalista cova quando ha per le mani una release underground. È infatti caso raro quello di poter inserire nel lettore un disco d’esordio di tale qualità.
Certo, molti frangenti compositivi potevano essere arricchiti maggiormente a livello di arrangiamento; inoltre, su alcune sezioni soliste, non avrebbe sfigurato una seconda chitarra a supporto di un puntellante basso sempre presente, ma il cui operato non è sufficiente a regalare un’atmosfera densa di armonie. Però, alla conta dei fatti, perché mai spendere troppe parole sui limiti quando tali limiti potrebbero essere intesi come il riflesso della personalità e del rabbioso istinto che ha dato vita alle intenzioni del quartetto? È comunque un debutto autoprodotto! Ed ecco allora che brilla una mitragliante sezione ritmica, coesa ed interpretata con grande sinergia dal terzetto Baggi/Gotti/Locatelli. Emerge un aspetto compositivo ricco di idee, vario, senza discontinuità di concetto, azzeccato armonicamente ed imprevedibile a livello di riffing.
Anche se l’aspetto produttivo può apparire scarno e minimale nei ritocchi che sarebbero stati necessari a rendere più corposo il sound, “Non Linear Dynamical Systems” convince e non può non convincere chi ama la musica originale, espressione di una personalità di cui il movimento metal/rock contemporaneo ha bisogno estremo. Non ultimo, tale personalità è sottolineata da un cantato espressivo, coinvolgente e dinamico; lo stile multisfaccettato di Claudio Brembati è un vero toccasana per tale songwriting, vivo più che mai e che trova nell’operato del citato frontman un degno braccio destro, portabandiera di un lotto di canzoni altrettanto ispirate e piene di energia.
In definitiva gli AntiClockWise sono certamente una delle realtà con il potenziale più elevato che abbia mai potuto ascoltare in questi anni.
Per quanto mi riguarda, seguirò questa band! Resta solo l’attesa e l’entusiasmo per un esordio con la E maiuscola. Esordio che non sarà di certo additato di mediocrità se qualche nome importante verrà chiamato a prestare il proprio contributo in veste di guest… Aiuterebbe a crescere ancora di più. Male non farebbe! Se questi ragazzi si giocheranno per bene le loro carte, con i tempi che corrono, si toglieranno soddisfazioni che nemmeno posso immaginare. Io ne sono certo e per questo motivo, da oggi, hanno un fan in più! Complimenti!
Nicola Furlan