Recensione: Non Plvs Vltra
Torna a marciare il Centurione metallico, quella potente macchina da guerra che, nata nelle improbabili marche, forte di un nick altisonante e di un’attitudine caciarona, devastante e fottutamente heavy, ha fatto sempre discutere ed esaltare gli appassonati di heavy. Giunti alla “prova del tre” dopo il sorprendente debutto ‘arise of the empire’ e il discusso ‘hyper martyrium’, i nostri si presentano in grandiosa forma per la sfida. Se infatti la precedente release della band aveva deluso i fans più intransigenti per il suo accostarsi a lidi death metal e tralasciare un po’ il feeling ottantiano (e a dire il vero un po’ tutti per il suo essere un disco non coeso, slegato, fiacco e anche abbastanza stanco in certe soluzioni decisamente abusate), ora i nostri ritornano in carreggiata con un disco che è una summa di quanto da loro detto finora.
Infatti in Non Plvs Vltra troviamo sia l’irruenza heavy di ‘Arise” che l’ultraviolenza thrash e le sfuriate di parossistica furia distruttiva di ‘Hyper” fuse in una miscela a dir poco esplosiva. Riff slayeriani (l’opener ‘Maximum Golgotha’ paga un pesante tributo a Kerry & Jeff!) si alternano rapidamente a break chitarristici d’impatto (‘M. A. S.’), per lasciare il posto a bestiali chorus che però rimangano marchiati a fuoco nell’ascoltatore sin dal primo ascolto. L’atmosfera del disco è cupa e plumbea, e a questo proposito risultano fondamentali le chitarrone dei fratelli Monti, stavolta accordate un tono sotto, che forgiano riff giganteschi e devastanti, oltre che a pregevoli assoli sempre velocissimi e lancinanti! Qualche influenza power la troviamo nelle raffinate melodie sullo sfondo della distruzione (il refrain di ‘Megalometal’, o alcune parti di ‘Neanderthal’ e ‘Non Plvs Vltra’). Ottima prova anche per il newcomer Emanuele Beccacece, che riesce nel duro compito di non far rimpiangere il defezionario Sebastiano Massetti, aiutato anche da un sound decisamente più efficace di quello della precedente release. Il miglioramento di produzione ha influito positivamente su tutta i membri della band, che ora sfodera un sound davvero roccioso e pieno, degno di tanta monolitica potenza. Prova invece opinabile per il singer Germano, che si mostra forse meno incisivo che su ‘Hyper Martyrium’ dove sfoderava una rabbia e un’intensità incredibile. Qui lo screaming la fa da padrone, e purtroppo a volte i risultati non sono ottimali, con alcune parti fin troppo sguaiate e allucinate. E’ però un difetto sicuramente veniale, visto che Germano risulta il perfetto screamer per questo disco di heavy estremo, che non pretende di innovare chissà cosa ma si limita a riproporre sinceramente e con potenza il buon vecchio heavy, appesantendolo incredibilmente e mettendoci una buona dose di personalità!
Il disco che non concede tregua con canzoni sempre incessantemente possenti e inarrestabili, ma notiamo con estremo piacere che i nostri si concedono anche qualche libertà compositiva che sembrava mancare in passato: ci presentano per la prima volta una ballad (ma non troppo), nella veste della sentita e coinvolgente ‘Roma Capvt Mvndi’ vero inno alla Gloria di Roma, un episodio estremamente riuscito tra melodicissime strofe e un chorus molto manowariano guidato da chitarre pesantissime su cui si districa una favolosa melodia vocale davvero epica ed evocativa. Questa certa ‘epicizzazione’ del sound è anche riconoscibile in brani come ‘Panzer March’ che sanno sapientemente rallentare il ritmo quando serve a trasformare un brano killer in un’implacabile e ciclopica marcia senza pietà alcuna per le povere vittime della furia metallica.
Intendiamoci però: i Centvrion non sono degli innovatori, sono come già detto dei metallari convintissimi e dei grandi musicisti che ci regalano momenti di purissimo heavy senza compromessi, senza alcuna pretesa di autogratificazione strumentale, dunque non aspettatevi troppe novità! E’ infine da citare la coraggiosa scelta tematica adottata dai nostri: una rivisitazione della gloria romana in chiave moderna ma sempre orgogliosa delle proprie origini. Da più parti si sentiva il bisogno di chi difendesse la nostra bella Italia anche nel mondo dell’heavy!
In sintesi, Non Plvs Vltra è un disco violento, potente e devastante, un vero caterpillar inarrestabile e spietato che lascia terra bruciata sul suo passaggio, un ottimo esempio di come anche l’heavy classico possa sfoderare grande violenza e cattiveria senza per forza essere ‘happy metal’. Un disco senza pretese, Non Plvs Vltra, che se preso per quello che è farà la gioia di chi ama il metal più immediato e coinvolgente, quello che ti fa scatenare in forsennate scapocciate, quello che ti prende dentro e ti torce le budella, quello ‘hard, loud ‘n’ fast’, insomma l’Heavy metal con l’H maiuscola! Non Plvs Vltra!
Tracklist:
1. Maximum Golgotha
2. M.A.S.
3. Non Plvs Vltra
4. Panzer March
5. The Crucifier
6. Megalometal
7. Roma Caput Mundi
8. Ius Primae Noctis
9. Soap Opera
10. Neanderthal