Recensione: Non Stop Rock’n’Roll
Per la prima volta con una distribuzione “forte” ed un promoter di livello alle spalle, tornano sulle scene i norvegesi Wig Wam, hair metal band di grandissimo talento che nel corso del 2006 si era proposta con quello che, alla resa dei conti, si era rivelato essere uno degli episodi meglio riusciti d’ogni tempo nel genere. Il terremotante e divertentissimo “Wig Wamania”.
Lecito come ovvio, attendere la gioviale combriccola di simpaticoni scandinavi alla prova del nove: effetto sorpresa passato e conferme necessarie a decretare la reale consistenza di un gruppo che la logica indica come primo candidato – insieme ai cugini svedesi The Poodles – ad impadronirsi in via definitiva di quello che, un tempo, ero uno scettro saldamente nelle mani di chiassosi act d’oltreoceano.
Con un songwriting più maturo, un’attitudine meno sbarazzina ed una “confezione” decisamente più studiata, i quattro nordici superano brillantemente l’esame, sfornando con “Non Stop Rock’n’roll” un ennesimo esempio di hard rock sfavillante e divertito, cui continua – nonostante “l’upgrade” in termini di costruzione e carattere – a non difettare la freschezza e la capacità di risultare immediato, efficace al primo colpo e godibile in ogni momento della tracklist.
Dopo gli scanzonati e goliardici “667 The Neighbour of The Beast” e “Wig Wamania” è dunque, arrivato il momento di far sul serio, dimostrando una volta per tutte l’effettivo potenziale dell’alchimia chiamata Wig Wam. Il risultato è un arsenale di brani in cui forse, è avvertibile un pizzico di spontaneità in meno rispetto ai verginali esempi di selvaggio hard sputati con insolenza in epoche passate, ma che in ogni modo, pone in evidenza un gruppo cui nulla manca per centrare successi ancor più vasti.
Innato senso della melodia, grandissima preparazione tecnico-strumentale, energia in abbondanza, immagine irriverente e gioconda ed una qualità di composizione ora davvero completa, rendono la miscela appetibile e molto ben assortita.
I dodici brani messi in carniere, infatti, pongono all’attenzione un assaggio eloquente di cosa significhi suonare rock di smaccatissima matrice american-eighties in questo scorcio di nuovo secolo, rimanendo del tutto credibili, verosimili ed ancorati ad una radice scandinava di scuola Europe-Treat che si arricchisce di un condimento di trucchi del mestiere solitamente riconosciuti tra le armi dei migliori fuoriclasse.
Lineare ed omogeneo nella forma, il disco sa presentarsi in un’insospettabile molteplicità di chiavi di lettura: come ben specificato dal guitar player Teeny, nostro interlocutore in sede d’intervista, l’anima dei Wig Wam si mostra ora in ben tre differenti connotazioni.
Quella più classica e conosciuta di derivazione pop-glam, palese in brani quali “Do You Wanna Taste It”, “Rocket Thorugh Your Heart” e “Wild One”. Una seconda ed inedita versione “modernizzata”, capace di offrire spunti di maggior classe e raffinatezza compositiva, ben esposti in una coppia d’episodi come “Still I’m Burning” e “Walls Come Down” su tutti e, da ultimo, un neonato approccio zuccheroso e romantico, assicurato dalla presenza di ben due ballad, “Man In The Moon” e “From Here”, elemento di novità assoluto per una forma-canzone mai tentata sinora dal quartetto norvegese.
A legare e rendere coeso l’intero complesso, la sontuosa abilità dei singoli, nucleo di artisti che può definirsi esperto e navigato e dalle doti ineccepibili, nonostante un look semplicemente terrificante che, al fine forse di rendersi ulteriore elemento di spicco agli occhi del pubblico, assume in se tutto il “peggio” possibile del glam rock anni ottanta.
Passata la sorpresa, come si diceva, il banco di prova era significativo ed insidioso. Con “Non Stop Rock’n’Roll” i Wig Wam si confermano con grande autorevolezza, come una delle realtà più fulgide e concrete dell’hard rock internazionale cui, solo tempi differenti e mutate condizioni di mercato, hanno impedito di sbarcare su di una grande major di respiro mondiale, così come avrebbe potuto di certo accadere un paio di decadi fa.
La sostanza c’è tutta, la consistenza di una band “vera” e non costruita, è più che tangibile e la certezza di non avere a che fare con il classico fuoco di paglia, è ora più che mai definitiva.
Grande gruppo ed ottimo disco insomma, nettare e gioia per le avide orecchie di tutti i rocker del mondo!
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Tracklist:
01. Do Ya Wanna Taste It 2:57
02. Walls Come Down 3:57
03. Wild One 3:23
04. C’mon Everybody 4:15
05. Man In The Moon 4:00
06. Still I’m Burning 3:34
07. All You Wanted 3:14
08. Non Stop Rock And Roll 3:50
09. From Here 3:16
10. Rocket Through My Heart 3:28
11. Chasing Rainbows 4:57
12. Gotta Get It On (Bonus track) 3:19
Line Up:
Glam — Voce
Teeny — Chitarre
Flash — Basso
Sporty — Batteria