Recensione: Now Is The Hour
Senz’altro un buon modo, quello offertoci dalla Frontiers records, per inaugurare in bello stile la nuova stagione melodica.
Places Of Power – neonato progetto di purissimo AOR – riporta sotto i riflettori una coppia significativa e di grande sostanza. Bruce Turgon e Philip Bardowell, artisti dal brillante curriculum, (in un’unica soluzione, mescolate esperienze con Foreigner, Shadow King, Lou Gramm, Unruly Child e Magdalen), dalla indubbia destrezza, ed autori qualche anno fa, di un paio d’interessantissime uscite soliste, decidono di unire le forze, motivati da un gusto ed una visione musicale del tutto similari.
L’obiettivo è tanto semplice quanto ambizioso: dare il via a qualcosa che possa riportare in vita ancora una volta il tanto amato suono dei tempi migliori, riallacciandosi prepotentemente all’arena rock di epoche ottantiane.
Un proposito sentito e riproposto sempre più spesso, non sempre tuttavia, sfociato in release dall’effettivo valore e degne di particolare interesse. Troppo attaccate ai ricordi e “datate” in alcuni casi, scarsamente assortite in termini di melodie vincenti ed hookline accattivanti, in altri.
Questa volta però, le cose sembrano andare per il verso giusto, concedendo il meritato successo ad una sorta di operazione “nostalgia” che, con somma fortuna, non si limita esclusivamente a ricalcare stilemi iper sfruttati, ma lascia spazio anche a soluzioni da “nuovo millennio”, mettendo in campo un modo di comporre dinamico ed una qualità di suono dal livello altamente professionale.
Le sensazioni “vintage” permangono, come naturale, alla base dell’intero impianto stilistico, ma ad ogni modo l’approccio, il “taglio” e l’attitudine indirizzano verso una più moderna visione d’insieme, aiutata in modo efficace e determinante da una produzione solida e corposa e dal sapiente mixaggio ad opera del navigatissimo Dennis Ward.
Azzeccano in pieno i paragoni sciorinati dalla biografia promozionale. Sono proprio Foreigner e Shadow King i riferimenti più immediati che corrono alla memoria non appena lanciata la riproduzione di “In Your Wildest Dream”, traccia d’apertura del disco.
Philip Bardowell, autentico emulo di Mr. Lou Gramm, si presenta con una performance impeccabile, sostenuta lungo l’intero arco del disco con piglio sicuro, senza sbavature o eccessi. Turgon dal canto suo, si conferma esperto musicista ed ottimo songwriter, pronto ad assecondare il compagno in ogni aspetto, cori e voci di sottofondo inclusi.
Armonie gradevoli e ritornelli ammiccanti non difettano in numero e qualità ed offrono un piatto infarcito di melodie canticchiabili, racchiuse in un contesto elegante, cromato e ricco di charme come da manuale dell’AOR.
“Hard To Love You” ha tutte le carte in regola per comparire nella lista delle preferite, ma non da meno, le scintillanti “Desire Of Our Hearts”, “Always” e “I Live For You” piazzano sul proscenio scelte melodiche di sicuro effetto con esiti deliziosi.
Di gran pregio infine, l’up tempo della cadenzata “Path Of Last Resistance” e la morbida “Secrets”, ulteriori capitoli riusciti di un album allettante, molto ben studiato e messo in pista da artisti il cui nome, per il genere, è sinonimo di classe e valore.
Come detto in apertura, un bel modo per inaugurare l’annata melodica. ”Now Is The Hour” dei Places of Power non tradisce le attese ed anche dopo una fitta e ripetuta serie d’ascolti, mantiene intatto il proprio fascino, costruito su rigidi dettami della scuola melodica ma, non per questo, sprovvisto di dinamismo e personalità.
Aor maniac? Ascolto consigliato…
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Tracklist:
01. In Your Wildest Dream
02. Make Me Believe
03. Desires of Our Hearts
04. One Day
05. I Live For You
06. Secrets
07. The Passage
08. Always
09. Hard To Love You
10. Light of My World
11. Path of Least Resistance
12. Places of Power
Line Up:
Philip Bardowell – Voce
Bruce Turgon – Chitarra / Basso / Tastiere
Scott McKinstry – Chitarre