Recensione: Now or Never
“Io non sono cattiva, è che mi disegnano così”
Come dimenticare il mitico “Uncreation” (2006), album d’esordio dei californiani Benedictum? Decisamente tra le migliori release di quell’anno, la band si presentava al pubblico con un heavy metal granitico e pesante, tra Black Sabbath e Judas Priest: riffoni solidi e ignoranti, inserti di tastiere di quando in quando e ritmiche semplici e dirette; ma il vero tratto distintivo della band era la voce della procace e possente Veronica Freeman. Da allora la parabola dei Benedictum è passata per l’ottimo “Seasons of Tragedy” (2008) e per i buoni “Dominition” (2011) e “Obey” (2013), nei quali la band pur mantenendo elevati standard qualitativi non è riuscita a colpire con lo stesso effetto sorpresa degli esordi. Ed eccola qui, Veronica Freeman, forte dell’esperienza acquisita, presentarsi con il suo primo lavoro in solitaria.
Ricordo che quando, anni fa, un artista di una band celebre voleva uscire col suo disco solista, l’iter era più o meno il seguente: l’artista scriveva il disco, all’etichetta avanzava qualche soldo dagli ingenti incassi della band principale, e ne reinvestiva una parte nel progetto. Ora che invece di soldi non ce ne sono, tutto avviene sempre più spesso via crowdfunding. Come in questo caso, in cui Veronica ha visto finanziare la registrazione del suo progetto “The V” con ben 9.511$ su kicktraq – più del doppio di quanto richiesto in partenza. È venuto poi il momento della lungimirante Frontiers Records, da sempre in prima linea nel supportare i migliori artisti del nostro genere preferito, che ha voluto promuovere l’operazione “Now or Never”.
Alla prova dell’ascolto, ci ritroviamo dinanzi ad una Veronica molto diversa dal solito. La grinta è quella della rocker che abbiamo imparato ad apprezzare nei Benedictum, ma tutto è smorzato da temi ed atmosfere più intimiste, ed il sound ne risulta notevolmente alleggerito. In virate repentine l’artista si ripropone in vesti talvolta heavy, talvolta hard rock, talvolta addirittura verso l’AOR più radiofonico, come nel caso di “Starshine”, che mi ha ricordato le melodie più pop-oriented di artiste come Lenna Kuurmaa ed Issa. Insomma, in questa nuova incarnazione dal titolo “The V” (per vendetta o per Veronica?) la Freeman canta quasi esclusivamente l’amore nelle sue numerose sfaccettature e contraddizioni, sia sentimentali che melodiche. Non è un caso se alla quarta posizione troviamo la gustosa L.O.V.E. forte di una buona strofa, la risentita “Love Should Be the Blame” e la rilassante e radiofonica “Spellbound”.
C’è anche spazio per la Veronica più dura, come nella titletrack “Now or Never” (ottimi gli arrangiamenti) o nell’opener rabbiosa “Again”, canzone su di un amore controverso ed instabile che si reifica in un mid-tempo ben strutturato con un riffing stile Benedictum; oppure nella grintosa “Kiss My Lips” o nella priestiana “Ready to Run”, unico vero e proprio picco verso un sound più heavy, veloce ed aggressivo.
L’esordio solista di Veronica “The V” Freeman è un piacevole ascolto che ci presenta l’artista in una versione più radiofonica, sentimentale e rock-oriented rispetto alle vesti di cattiva ragazza indossate nei più pesanti Benedictum. D’altro canto, sotto il profilo prettamente musicale, nulla di trascendentale da segnalare: il disco è una vetrina scintillante per la bella voce di Veronica, che si avvale di una buona produzione per un lavoro tutto sommato abbastanza eterogeneo e con dei buoni spunti. Potenziale purtroppo non completamente finalizzato, anche considerata la massicia presenza di numerosi artisti ospiti probabilmente non sfruttati appieno. Per citare un brano del disco, l’album è un po’ un rollercoaster, un saliscendi di pezzi più o meno riusciti, in cui il progetto prova a decollare ma è sempre rispedito in basso dalla gravità che rende possibile il divertente giro sulle montagne russe. Consigliato ai fan della Freeman e dei Benedictum, se non altro per apprezzare la ragazzona di San Diego da un inedito punto di vista.
I don’t want to let you go, if I’m the one please let me know
It’s now or never
Tell me I’m the one you need, leave it all and come with me
It’s now or never, now or never
It’s now or never baby!
Luca “Montsteen” Montini