Recensione: Nuersery Rhymes For The Unborn

Di Matteo Bovio - 28 Gennaio 2002 - 0:00
Nuersery Rhymes For The Unborn
Band: Abiura
Etichetta:
Genere:
Anno: 2001
Nazione:
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75

Sicuramente un demo degno di essere acquistato, questo degli Abiura. Direi che sul genere proposto ci sono pochi dubbi: Brutal-Death suonato con una buona tecnica e una forte attitudine. Quest’ultimo aspetto è quello che molti gruppi tralasciano, e che sta portando il Brutal in un vicolo cieco, perchè inevitabilmente ogni proposta suona uguale all’altra. Fortunatamente ogni tanto si riesce ancora a sentire qualcuno che tenta di metterci del suo senza ricorrere a bieche sperimentazioni.

Quattro brani concentrati in meno di dieci minuti, che con una bella carica ci fanno conoscere il suono di questo gruppo di Cagliari. Sono convinto che la registrazione abbia tolto parecchio alla riuscita finale del prodotto, soprattutto per i livelli dei volumi: tuttavia il suono è pulito e si riescono quindi a cogliere alla perfezione le intenzioni della band. Come vi ho già implicitamente fatto capire, i pezzi singolarmente non sono assolutamente lunghi: ho apprezzato questa scelta, perchè spesso la tentazione di prolungare eccessivamente un brano porta solo a stufare.

Gli Abiura invece non danno il tempo di annoiarsi: grazie al loro attacco frontale mantengono viva l’attenzione, salvo qualche sporadico episodio. Se è vero infatti che il loro sound è molto massiccio e ben costruito, è altrettanto vero che in certi momenti diventa un po’ ambiguo. Un piccolo neo che probabilmente un’aiuto alla produzione e l’esperienza aiuteranno a cancellare definitivamente.

Per quanto riguarda le doti tecniche, i cinque componenti del gruppo si dimostrano tutti seri musicisti: l’esecuzione è buona e non si perde in inutili tentativi di strafare. Credo che all’impatto tecnico tipico di certi gruppi (i Dying Fetus, per fare un esempio) i nostri abbiano preferito un impatto puramente sonoro. Devo segnalare tra le altre cose una canzone, “Nel Nome Del Padre”, cantata interamente in Italiano: esperimento ben riuscito, senza dubbio.

Anche gli Abiura si schierano quindi assieme a quei gruppi meritevoli; con questa band si ha l’ennesima prova che il metal italiano sta crescendo, e deve essere valorizzato sia dalle case discografiche sia da noi ascoltatori. Credo che sia inutile aggiungere altro: il mio consiglio viene da sè…

Contatti:
abiura@katamail.com
http://go.to/abiura

Track list:
01. Link Of The Chain
02. Nel Nome Del Padre
03. Just An Experiment
04. What I’ll Never See

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