Recensione: Obsidian
Dopo dieci anni di esperienza alle spalle, apparizioni live anche di alto livello (Agglutination Metal Festival 2000 ed il God Bless The Metal 2003) e due demo apprezzate nell’underground sia in Italia che all’estero, gli
Steel Cage si sono finalmente buttati nella realizzazione di un full lenght in modo da sfruttare tutte le idee accumulate nel corso del tempo.
Un death metal melodico di matrice svedese molto thrashy è la base musicale di Obsidian, anche se non è certo semplice classificare con sicurezza il suono dell’album a causa delle numerose influenze: le tracce sono infatti composte sia da parti violente più vicine, per l’appunto, al death, sia da parti tendenti all’heavy ed altre addirittura al gothic, il che rende il disco sicuramente originale e piacevole. I tempi veloci di batteria, in alcuni punti al limite dei blast
beats, sono comunque la maggioranza e donano dinamicità ed un discreto impatto al tutto, cosa che controbilancia la scelta melodica delle parti di chitarra. Non mancano poi momenti d’atmosfera con chitarre non distorte e voce pulita anche se, a mio parere, in certi casi abbassano il tiro del disco facendo cadere la carica aggressiva. Niente da togliere comunque alla maturità e complessità delle composizioni, per nulla banali e senza virtuosismi soporiferi fini a se stessi e dove veramente si sente il peso di tutti gli anni di esperienza.
Una nota dolente è, purtroppo, la produzione: troppo moscia in alcuni punti, con un suono di chitarra e batteria poco incisivo che non rende giustizia al lavoro dei musicisti, sempre comunque di alto livello specialmente nella sezione ritmica. Bella la versatilità del cantante
Silvestro Giordano, il quale passa con disinvoltura dal growl classico allo scream, in cui dà il meglio di
sè. Peccato non riesca ad essere altrettanto bravo nell’uso della voce pulita in cui purtroppo perde la sua carica e risulta a tratti scontato e poco decisivo ai fini dell’atmosfera.
Un progetto sicuramente ambizioso, questo Obsidian. Molto articolato e curato sia sul fronte prettamente musicale, sia su quello concettuale e visivo. Oltre al contenuto audio, infatti, nel disco è presente una quantità di materiale informativo come biografia, fotografie, testi e video, presentati da un intro multimediale in linea con il concept post-apocalittico che permette all’ascoltatore di immedesimarsi nell’ambientazione e nell’atmosfera dell’album e soddisfare ogni tipo di curiosità sul gruppo e sullo stesso
Obsidian. Il tutto curato unicamente dai membri degli Steel
Cage, cosa che dimostra senz’altro un grande impegno e voglia di emergere.
Tracklist:
1. The Destiny
2. Damned Soul
3. Through Your Eyes
4. The Real Human Feeling
5. My Old Illusion
6. Just A Nightmare
7. Heretical Desire
8. Someone Lost Inside
9. The Storm
10. A Coin For Acheronte
11. Forsaken Past
12. Silence’s Scream