Recensione: Odium
Il primo rintocco nero del 2023 viene servito dalla Hammerheart quasi in sordina: Odium, debutto dei greci Wothrosch, è un disco sorprendente che farà felici parecchi fan della musica estrema e soprattutto parecchi orfani di certi Septicflesh, che sono comunque presenti col bellissimo artwork firmato da Seth Siro Anton.
Le similitudini non finiscono qui, perché il sound dei Wothrosch pesca a piene mani dalla band madre ma andando verso una propria direzione, vincendo clamorosamente. Si cambia registro rendendo la proposta meno orchestrale e molto più death, cavernosa, plumbea; quello che riesce benissimo ai Wothrosch è la gestione del parossismo, dove invece di accelerare rallentano, scaricando sull’ascoltatore bordate di energia inaudite. Il blast beat in Odium non è mai un punto di arrivo ma viene gestito e centellinato; qui siamo al servizio di atmosfere e sensazioni malsane, manifesto di una condizione umana sempre più in declino.
Il cantato alterna growl e scream in maniera lacerante e disturbante, la produzione è a livelli molto alti e la sezione ritmica un’arma di distruzione di massa. Il lavoro delle chitarre è di gran gusto e risulta un vero e proprio valore aggiunto sia nei riff più bassi che nei momenti atmosferici. Nessun musicista in questo disco tenta di prevalere sull’altro, tutto procede nella stessa direzione e al servizio degli otto brani proposti. Una sola parola per ognuno, cinquantatré minuti di oblio e di un death metal che, oscillando nelle contaminazioni tra il black e il doom, arriva a portare a casa un risultato di una maturità sorprendente per essere un debutto.
Fa una comparsata anche Niklas Kvarforth degli Shining, ospite in Mass, che è con buone probabilità il brano più feroce del lotto.
I Wothrosch hanno quindi quella freschezza compositiva che nei Septicflesh è andata col tempo scemando; hanno imparato dai maestri lavorando in maniera corretta e riscritto le regole col proprio modo di vedere le cose, riuscendo praticamente sotto tutti i punti di vista. Se siete amanti di questo modo di concepire il death metal, Odium potrebbe rivelarsi una gran bella scoperta, e se il buongiorno si vede dal mattino, abbiamo appena assistito alla nascita di una grande band.