Recensione: Of Poetry and Silent Mastery
Ammettendo di non conoscerli, sulle prime ero rimasto un po’ basito: nella ricerca di informazioni sulla band mi sono imbattuto in un gruppo beat italiano degli anni 60…
Temevo di dover scrivere di un complesso come quelli che ascoltavano i nostri genitori (per qualcuno di noi pure i nonni) quando con i capelli brillantinati ed in sella ai loro vespini andavano a rimorchiare in balera.
Il problema, per fortuna, stava tutto in un errore di battitura: avevo scritto Planets invece di Platens.
Meglio così, quello di cui mi sono trovato a trattare è decisamente più consono a queste pagine. Dietro ai Platens, infatti, troviamo la mente creativa del polistrumentista e produttore Dario Grillo, artista che dopo la dipartita dalla band palermitana Thy Majestie, ha messo in piedi questo progetto personale con cui ha pubblicato gli album “Between The Orizon” nel 2004 e “Out Of The World” nel 2014, entrambi con buoni responsi di pubblico e critica.
Il periodo estivo del 2021 è stato quindi il momento di dare alla luce il nuovo “Of Poetry And Silent Mastery“.
Uscito per Art Of Melody Music/Burning Minds e con una bella copertina ad opera di Aeglos Art (Wheels Of Fire, Airbound, Raintimes, Alchemy, Room Experience), questo nuovo lavoro dei Platens vede Dario Grillo ad occuparsi delle parti cantate, di chitarra, basso e tastiere. Oltre a Grillo troviamo il fratello Alex alla batteria insieme ad una serie di ospiti e collaboratori ad alternarsi durante le varie fasi dell’album.
Un opera che, come affermato dallo stesso Grillo, vuole essere una sua personale visione di cosa significhi l’arte, al giorno d’oggi, diventata troppo spesso una specie di competizione in cui un musicista crea canzoni non più per il piacere personale ma quasi per dover dimostrare di essere migliore degli altri.
Proponendo sonorità più metal rispetto al disco precedente e motivato dalla voglia di esprimere una visione personale, il musicista siciliano pare volersi dilettare con i suoi vari gusti e preferenze musicali senza rendere conto a regole imposte o canoni prestabiliti.
Hard Rock/AOR/Power Melodico con innesti sinfonici è la formula più consona per definire il genere proposto in “Of Poetry And Silent Mastery“.
A leggerla così potrebbe sembrare una specie di “minestrone” sonoro. In realtà ci troviamo al cospetto di una buona alchimia dei vari generi sopracitati in cui ogni ingrediente viene dosato nella giusta maniera senza sovrapporsi agli altri, a creare una miscela di pregevole fattura.
Si inizia con “Cospiracy“: intro sinfonico che evolve in un brano energico ma senza diventare mai troppo ruvido, con tastiere maestose ad accompagnare i riff di chitarra di matrice power. Si prosegue con “Wait For Me“, brano da cui sono stati estratti sia un singolo che un video: anche in questo caso siamo di fronte ad un pregevole power con richiami a qualche episodio dei Vision Divine. Effettivamente i riferimenti al combo toscano affiorano spesso durate l’ascolto di questo lavoro, in particolare al periodo con Michele Luppi alla voce, quando il power prog della band di Olaf Thorsen si amalgamava alla perfezione con il cantato di estrazione hard rock del vocalist reggiano.
Tornando ai Platens si procede con “Easily“, composizione coinvolgente dove si svolta decisamente verso un hard rock/AOR contraddistinto da melodie accattivanti che fanno da apripista ad un ritornello semplice ma molto efficace. Arriviamo poi ad “End Of The World“, introdotta da riff di tastiere in risalto che vanno a lasciare il posto ad un corposa ritmica di chitarra per concludere in un assolo intrecciato fra i synt, ad opera di Gabriel (il primo degli ospiti di quest’opera) e le sei corde di Dario Grillo.
In “Paralyzed” vengono sapientemente miscelati power metal e hard rock melodico con armonie immediate e chitarre massicce sostenute dalle nerbate di batteria di Alex Grillo: trova spazio un altro bell’assolo di chitarra, questa volta ad opera di Davide Peruzza.
“Winter” invece è una ballad malinconica che nel finale vede la vocalist Katia Miceli impegnata a duettare con il mastermind Grillo. Un riff dal sapore AOR ci porta a cavalcare l’onda di “Open Arms“, altro brano indovinato con un bel ritornello americaneggiante in cui i fratelli Grillo possono contare sulla chitarra di Mirko Turchetta. Sulle stesse coordinate “Where The River Flows“, ennesimo colpo andato a segno per il compositore della trinacria che con gusto e maestria non manca di proporre sonorità eighties in una più contemporanea salsa dal sapore power.
Non mancano poi gli episodi più lenti come “The Path” – con velate atmosfere orientaleggianti – e “Give Or Let Go” che pare essere uscita dal repertorio di qualche band hard rock d’oltre oceano dei già citati anni 80.
La conclusiva “Close But Far” comincia con delle melodiose note di piano simili al refrain di “Easily” tanto da far pensare in un primo momento, di esser di fronte ad una versione pianistica del brano stesso. Al contrario la composizione si evolve per una strada propria, con Grillo accompagnato ancora dalla vocalist Katia Miceli, su una base soffusa e malinconica che verso la seconda meta del brano cede il passo alla chitarra di Orazio Fontes.
Un notevole assolo muta l’incedere da lento a più ritmato, fino ad acquistare sempre più vigore per culminare in una cavalcata metallica in cui Fontes continua a macinare note di buon gusto senza mai scadere nel virtuosismo fine a se stesso.
Ultimissimo tassello di questo “Of Poetry And Silent Mastery” è “Fragile“, la bonus track per il mercato europeo. Una canzone interamente in Italiano che non mancherà di richiamare alla mente episodi pop rock in voga nel nostro paese (Pooh, Ricardo Fogli, Umberto Tozzi per intenderci) grazie appunto anche al cantato in lingua madre.
Nel pezzo si gioca un’alternarsi fra strofa melodica ed una più robusta ritmica metal dove trova spazio anche un curioso passaggio con vocalizzi rap che, grazie ad un uso del distorsore della voce, ben si integra nel contesto generale..
Un lavoro veramente notevole per i Platens ed una convincente esposizione del suo concetto di arte per Dario Grillo.
In una definizione pratica e veloce, “Of Poetry And Silent Mastery” è un album di canzoni che, senza essere troppo artificiose ed elaborate, riescono ad essere sempre fresche e stuzzicanti.