Recensione: Official Bootleg Volume II: Live in Budapest – Hungary 2010
Tornano sulle scene con un nuovo live album – l’ennesimo di una lunghissima carriera – gli inglesi Uriah Heep, storica rock band con quaranta e passa anni di onorata attività alle spalle (la nascita del gruppo risale infatti all’ormai lontano 1969) e una discografia che ad oggi fa segnare oltre venti full length ufficiali – l’ultimo dei quali, intitolato Wake the Sleeper, dato alle stampe nel corso del 2008. Live in Budapest – Hungary 2010, questo il titolo della nuova uscita, vede la luce sul finire del 2010, edito da EarMusic.
Registrato lo scorso quattro maggio presso la Petofi Hall di Budapest (Ungheria), questo Live in Budapest – Hungary 2010 è solamente il secondo capitolo di quella che si preannuncia essere una lunga serie di bootleg ufficiali targati Uriah Heep – il primo capitolo, contenente l’esibizione allo Sweden Rock Festival 2009, ha infatti visto la luce nei primi mesi del 2010 – , una collezione che si ripromette, almeno nelle intenzioni, di riprodurre in maniera estremamente fedele l’atmosfera dei concerti della band inglese, senza alcuna sovraincisione o modifica di sorta. Una proposta sulla carta sicuramente interessante, non fosse però che il risultato ottenuto in questa occasione, per usare un eufemismo, non è affatto dei migliori: questo per colpa di una qualità di registrazione che lascia a desiderare praticamente su tutta la linea, rivelandosi assolutamente scadente sia per quanto riguarda i volumi, nel complesso davvero troppo bassi, sia per ciò che concerne i suoni, decisamente impastati e male equilibrati, con chitarra e tastiere perse in un vero e proprio maelstrom indefinito e con il resto degli strumenti che si avvertono a malapena.
Date queste fondamentali premesse, passano inevitabilmente in secondo piano tutte le altre considerazioni a proposito di questa uscita: a cominciare dalla prestazione della band, complessivamente piuttosto buona e priva, almeno per quel che ci è dato sentire, di particolari sbavature. Stesso discorso per quanto riguarda la tracklist del concerto, nella quale trovano spazio ben diciassette canzoni (distribuite su due cd) e che include, oltre ai soliti classici del gruppo – da Return to Fantasy a Lady in Black, passando per The Wizard, Sunrise, Free Me e Easy Livin’ – anche alcune potenziali chicche come ad esempio l’accoppiata Only Human / Corridors of Madness, due brani finora apparsi solamente sulla compilation Celebration, data alle stampe nel 2009 per celebrare i quarant’anni di attività degli Uriah Heep.
In definitiva, ci troviamo al cospetto di un’uscita francamente inutile e nel complesso poco interessante, un doppio live album che, nonostante una tracklist piuttosto lunga ed eterogenea, presenta una resa sonora a dir poco pessima su tutta la linea. Alla luce di queste considerazioni, non possiamo fare altro che sconsigliare l’acquisto di questo Live in Budapest – Hungary 2010, un prodotto che, manie di collezionismo a parte, ha davvero poco senso. Tenetevi a debita distanza.
Lorenzo “KaiHansen85” Bacega
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Tracklist:
Disc 1:
01. Wake The Sleeper
02. Return To Fantasy
03. Only Human
04. Book Of Lies
05. Bird Of Prey
06. Corridors Of Madness
07. Love In Silence
08. Rain
09. The Wizard
10. Free Me
Disc 2:
01. Sunrise
02. Free’n’Easy
03. Gypsy
04. Angels Walk With You
05. July Morning
06. Easy Livin’
07. Lady In Black
Line Up:
Mick Box – Lead Guitars, Backing Vocals
Trevor Bolder – Bass, Backing Vocals
Bernie Shaw – Lead Vocals
Phil Lanzon – Keyboards, Backing Vocals
Russell Gilbrook – Drums, Backing Vocals