Recensione: On The 13th Day

Di Francesco Maraglino - 24 Settembre 2012 - 0:00
On The 13th Day
Band: Magnum
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
84

I Magnum rappresentano innegabilmente una delle espressioni più illustri ed appassionanti del melodic rock di tutto il globo terracqueo, e di quello britannico in particolare.
Fin dal debutto nel 1978, hanno realizzato autentici gioielli di tale genere musicale, alcuni da tempo riconosciuti dalla critica e dagli appassionati come classici intramontabili, quali On A Storyteller’s Night, Vigilante e Wings Of Heaven.
Come tante formazioni dalla lunga carriera, si sono, ad un certo punto, sciolti. E come molti altri, si sono successivamente riformati, dando alla luce altre opere dall’ eccellente lavorazione, come Princess Alice And The Broken Arrow, tenendo sempre alta la bandiera della qualità e dell’ispirazione, e conservando totale coerenza nei confronti del proprio stile.
Uno stile, quello dei Magnum, edificato utilizzando materie prime come melodie avvincenti ed ariose, un flavour epico e solenne, evocazioni di atmosfere magiche ed emozionanti, ma pure sprazzi dominati da fiero cipiglio hard rock, tuffi impeccabili nel più radiofonico AOR, ed un gusto straordinario nella costruzione dell’intelaiatura sonora sulla quale si stagliano la classe purissima dell’axeman Tony Clarkin e la voce affascinante ed inconfondibile – un vero e proprio marchio di fabbrica – del vocalist Bob Catley.
A quasi due anni dall’ultimo album d’inediti, il ben accolto The Visitation (asceso fono al 55° posto della classifica generale UK, e al numero uno della classifica rock, con altrettanto lusinghiere accoglienze in Germania, Svezia e Svizzera), ecco arrivare, dunque, il diciottesimo studio-album dei Magnum, On The 13th Day.
Il nuovo favoro del five-piece di Birmingham, lo diciamo subito, non tradisce minimamente le attese, collocandosi perlomeno allo stesso livello delle loro migliori release del periodo post-reunion, e viene proposto in varie versioni, oltre a quella standard e, naturalmente, al download digitale, quali il doppio vinile colorato e la variante con bonus CD con tracce inedite, acustiche e live dagli archivi della band.
On The 13th Hour si dischiude con All The Dreamers, una canzone epica, solenne e cadenzata che ricalca magnificamente lo stile più classico dei nostri. Subito dopo, Blood Red Laughter pigia l’acceleratore su percorsi più pomp-rock e su un ancor maggiore tasso di melodia, mentre Didn’t Like You Anyway  si arricchisce di influssi teatrali e cabarettistici e d’interessanti cambi di ritmo e d’atmosfere.
Con la title-track, appunto On The 13th Day, aperta da un’intro delicata che si sviluppa poi in un incedere rock elegante, ci addentriamo in itinerari più melodic ed AOR, che si approfondiscono nella successiva, So Let It Rain  (primo singolo) dove il pianoforte di Mark Stanway, posto all’inizio, da il “la” ad una componimento catchy, veloce, effervescente, ad  alto tasso di musicalità pop/AOR.
Un atteggiamento decisamente ed orgogliosamente più heavy irrompe, invece, con Dance Of The Black Tattoo: ecco emergere la voce qui graffiante di Catley,  i riff chitarristici ficcanti ed incalzanti che scandiscono il brano all’unisono con il pulsare della sezione ritmica, mentre al momento del  ritornello e dell’assolo di chitarra riemerge il predominante mood melodico; anche Shadow Town, un attimo dopo, avvince grazie ad un’ intro bombastica e all’andamento pomposo, contraddistinto da un  incedere ritmico e da un’armonia che celebrano atmosfere notturne ed itineranti.
Un altro highlight del full-length è poi Putting Things In Place, ballad intensa, evocativa, una vera e propria perla di  questo On The 13th Hour; come pure la seguente Broken Promises, con la sua alternanza tra momenti più rallentati e altri mossi, spavaldi e grandiosi, e impreziosita da un assolo cristallino della sei corde di Tony Clarkin.
Con See How They Fall e From Within, forse, si avverte appena un po’ di stanchezza per il ripetersi di atmosfere già proposte altrove nell’album, ma si tratta sempre di canzoni dall’esemplare e gradevole confezione.
On The 13th Day offre, insomma, al pubblico dei Magnum esattamente ciò che da loro ci si aspetta e testimonia, dopo decenni di carriera, la persistenza uno stato di forma riguardevole, anche a livello di songwriting, di feeling, d’espressività della prestazione vocale  e di limpidezza e raffinatezza della intelaiatura strumentale.

Discutine sul topic relativo: Magnum

Line Up:

Tony Clarkin: chitarre

Bob Catley: voce

Mark Stanway : tastiere

Al Barrow: basso

Harry James: batteria


Tracklist:

Limited Digipak 

Disc1   

  1. All The Dreamers  
  2. Blood Red Laughter 
  3. Didn’t Like You Anyway  
  4. On The 13th Day  
  5. So Let It Rain 
  6. Dance Of The Black Tattoo 
  7. Shadow Town 
  8. Putting Things In Place  
  9. Broken Promises  
  10. See How They Fall  
  11. From Within

Bonus Disc 2 

  1. Those Were The Days (Demo From 1988-89)
  2. Eyes Like Fire  (Full Version)
  3. Blood Red Laughter  (Acoustic Version)
  4. We All Need To Be Loved  (Live From Prague CZ)
  5. Shadow Town  (Acoustic Version)
  6. Moonking  (Live From Mannheim D) 

Jewel Case  

  1. All The Dreamers  
  2. Blood Red Laughter  
  3. Didn’t Like You Anyway 
  4. On The 13th Day 
  5. So Let It Rain  
  6. Dance Of The Black Tattoo  
  7. Shadow Town  
  8. Putting Things In Place  
  9. Broken Promises  
  10. See How They Fall  
  11. From Within

Vinyl Version  

LP 1

Side A

  1. All The Dreamers  
  2. Blood Red Laughter  
  3. Didn’t Like You Anyway 

Side B

  1. On The 13th Day  
  2. So Let It Rain  
  3. Dance Of The Black Tattoo    

LP 2

Side A

  1. Shadow Town  
  2. Putting Things In Place 
  3.   Broken Promises  

Side B

  1. See How They Fall  
  2. From Within  
     

Ultimi album di Magnum

Band: Magnum
Genere: AOR 
Anno: 2024
81
Band: Magnum
Genere: Hard Rock 
Anno: 2022
81
Band: Magnum
Genere: Hard Rock 
Anno: 2020
84
Band: Magnum
Genere: AOR 
Anno: 1982
86