Recensione: Out Of The Cellar
I Ratt sono senza dubbio uno dei gruppi di punta della scena Hard Rock/Street della viziosa e conturbante Los Angeles degli anni ’80. Il gruppo si forma all’inizio degli eighties e debutta su vinile nel 1982 con un brano presente nella mitica compilation Metal Massacre vol.1 edita dall’allora nascente Metal Blade del “guru” Brian Slagel; oltre ai Ratt, diverse altre promesse del metal mondiale, tra cui degli imberbi Metallica che eseguono una furente “Hit the lights” ignari del futuro terremoto sonico che genereranno negli anni a venire. Tornando ai nostri 5 cotonati preferiti, fin da questo brano di esordio emergono le peculiarità del sound della band losangeliana: frizzante hard rock accompagnato da tematiche stradaiole che, negli anni a venire farà la fortuna del combo che, dopo un buon EP prodotto dall’attivissima Megaforce nel 1983, riesce a ottenere un lucrativo ingaggio con la major Atlantic che durerà fino alla fine del decennio (9 albums in studio accompagnati da ottime vendite).
Out Of The Cellar esce per Atlantic nel 1984 e, a parere di chi scrive (e di molti addetti ai lavori) risulta uno dei migliori lavori usciti in campo melodic Rock negli anni ’80. In linea generale siamo di fronte a un disco di sferzante hard rock, con ritmiche super coinvolgenti, bei riff di chitarra ed un’estrema cura nelle melodie (queste ultime molto semplici nella loro struttura ma assolutamente mai banali).
Il platter si apre con una magnifica “Wanted Man” superbamente interpretata da Stephen Pearcy, un vocalist dal mio punto di vista non troppo dotato tecnicamente, ma che riesce comunque a coinvolgere l’ascoltatore; la prestazione del vocalist americano è sicuramente notevole in questo Lp, peccato che poi non riesca a ripetersi nel successivo “Invasion of your Privacy (1985)” palesando evidenti limiti in fase interpretativa. Se Pearcy appare in ottima forma non sono da meno la coppia di asce formata dal superbo Warren de Martini e dall’altrettanto versatile e concreto Robbin Crosby che ci offrono riff, solos e melodie davvero apprezzabili e godibilissime; ma permettetemi di spendere due parole anche per la sezione ritmica costituita dal bravo Juan Croucier al basso (ex Dokken) e all’essenziale batterista Bobby Blotzer che non sbaglia un colpo. Il party prosegue sulle note del super singolone “Round and Round”, ben presto entrato nell’orbita di Mtv, dalla melodica e potente “Back for more” e come non citare la viziosa “She wants money”? La produzione, molto buona, è affidata all’esperto Beau Hill (già al lavoro con i Dokken) e contribuisce a mettere in risalto la vena melodica dei nostri, unita a una perizia strumentale che quasi nessun altro gruppo hard rock potrà vantare; non fatevi ingannare dalle semplici melodie e dagli ammiccanti ritornelli, in questo Lp non vi è posto per la banalità, classe e buon gusto la fanno da padrone. Con questo disco i Ratt iniziano ad assaporare il grande successo fatto di alta classifica e vendite milionarie, tre singoli vengono estratti da questo platter (“Round and Round”, “Back for more” e “Wanted Man”) accompagnati da altrettanti video-clip con comparsate di Ozzy, Nikky Six e Tommy “T-Bone” Lee, che furoreggeranno su Mtv. A marcare un successo in costante crescita un tour mondiale in stadi e arene permetterà ai 5 “Topastri” di saggiare la consistenza live di uno show energico e dinamico in piena tradizione rock n’roll. Cari ragazzi e ragazze io vi consiglio di procurarvi immediatamente questo Lp di puro divertimento e sano hard rock: ve ne innamorerete a prima (s)vista, vi saluto non prima di avervi urlato a pieni polmoni:”PLAY IT LOUD MUTHA!”