Recensione: Out Of The Dark
E dopo la luce, è il turno del buio. Dopo lo
scintillante regalo di compleanno per la Nuclear Blast (e i suoi
affezionati) costituito dal doppio CD Into
the light, che metteva in mostra quel lato heavy metal/power che
l’etichetta ha acquistato tutto sommato recentemente (quanti sanno che la NB era
una label death metal, nemmeno troppo tempo fa?), è ora la volta del secondo
capitolo, quello oscuro e relativamente estremo: Out of the dark.
Come nel suo corrispettivo luminoso tutto il lavoro
di composizione è stato affidato ad un solo personaggio, che potesse
rappresentare a dovere le varie anime “estreme” della label dopo
averne fatto parte come musicista; in questo caso si tratta di Peter Wichers,
ex-chitarrista e mastermind dei Soilwork, ed è interessante notare come
si vada a rispolverare un personaggio che da qualche tempo restava decisamente
in disparte, in primis per impegni familiari, dalla scena metal. Wichers è alla
base di alcuni veri e propri gioielli, tra cui quel disco fondamentale per tutta
la scena neo-death melodico/thrash che è The Chainheart Machine,
e qui è chiamato a mettersi alla prova rendendo il proprio stile duttile e
variabile secondo la personalità dei singoli cantanti chiamati a interpretare i
suoi pezzi. Il più delle volte, lo diciamo subito, il risultato è positivo.
Lo è per esempio l’apertura, un binomio secco di
pezzi decisamente buoni: la prima Dysfunctional Hours, interpretata dal
tremebondo ma sempre emozionante Anders Friden degli In Flames, è
un crescendo melodico e potente, con un bridge che si apre ad un chorus epico e
trascinante come i migliori pezzi del gruppo di Goteborg; e la seconda Schizo,
un titolo perfetto per quel folle di Peter Tägtgren, buona ed energica
anche se mai eccellente.
Quello che sorprende sono prove, appunto,
inaspettate, come la cattivissima (si fa per dire, ma sicuramente la più
estrema del disco) Devotion (Jari Mäenpää dei Wintersun
alla voce), con accenti black davvero affascinanti, o la altrettanto feroce (ma
stavolta siamo ovviamente su lidi brutal) Cold is my vengeance (con Maurizio
Iacono, dei Kataklysm, in gran spolvero): canzoni che rappresentano
davvero quel buio evocato dal titolo e dalla cover, quella cattiveria che
apparteneva soprattutto ai primi gruppi storici della label tedesca, anche
quelli che la Nuclear vorrebbe dimenticare, come i Dismember, o quelli
che non sono mai andati oltre un successo “di culto”, come i Benediction.
Gruppi che oggi vivono se non altro nell’anima più
melodica dell’estremo di casa Nuclear, ed ecco quindi arrivare anche i momenti
meno riusciti dell’opera: una non certo esaltante The dawn of it all, con
uno “Speed” Strid (Soilwork) sempre più preda del suo
narcisismo canoro, o una carina The gilded dagger, che mette però in
mostra tutta la mancanza di personalità di Richard Sjunnesson e
Roland Johansson dei mediocri Sonic Syndicate). Momenti ben
bilanciati comunque dalle parentesi thrash, come l’intervento di John Bush
su Paper Trail, non splendida ma nemmeno da buttare, e soprattutto dalla
bella My name is fate, dove si sente un altro cantante con tanto di palle
ed esperienza, Mark Osegueda.
Più luci che ombre quindi, e mi scuso per l’orrendo
gioco di parole: un album celebrativo che piacerà non solo a chi l’ha fatto e
pubblicato, ma anche e soprattutto alla base di fan che sta facendo il successo
della label tedesca almeno nell’ultimo decennio scarso: operazione interessante
e sostanzialmente riuscita.
Alberto Fittarelli
Tracklist:
1 – Dysfunctional Hours (feat. Anders Friden – IN
FLAMES)
2 – Schizo (feat. Peter Tagtgren – HYPOCRISY)
3 – Devotion (feat. Jari Maenpaa – WINTERSUN)
4 – The Overshadowing (feat. Christian Alvestam – SCAR SYMMETRY)
5 – Paper Trail (feat. John Bush – ex-ANTHRAX)
6 – The Dawn Of All (feat. Bjorn “Speed” Strid – SOILWORK)
7 – Cold Is My Vengeance (feat. Maurizio Iacono – KATAKLYSM)
8 – My Name Is Fate (feat. Mark Osegueda – DEATH ANGEL)
9 – The Gilded Dagger (feat. Richard Sjunnesson & Roland Johansson – SONIC
SYNDICATE)
10 – Closer To The Edge (feat. Guillaume Bideau – MNEMIC)