Recensione: Out of The Garage
Si definiscono post thrash i Massive Blast da Guidonia: sono un’ottima miscela di thrash old school e prog metal primordiale, corretto a dosi massicce di groove. Tre anni e tanti cambi di line-up dietro le spalle; l’avvicendamento, da pochi mesi, di Cristian Marchese dietro al microfono, a completare un progetto precedentemente solo strumentale, ed è finalmente giunto il momento di uscire dal garage. Out of The Garage è, per l’appunto, il risultato: un titolo che sa di influenze importanti e che sembra ideale per un primo passo ufficiale nel mercato discografico.
Sono tantissime le idee che frullano in testa ai cinque giovanissimi musicisti in questione, ai quali non manca certo il coraggio per metterle in pratica in brani complessi e ricchi di momenti differenti. Seeker è la perfetta dimostrazione di quanto detto: il miglior brano di questo EP (a mio parere) è sparato in faccia da subito, diretto e sinuoso, con un chorus che si pianta nel cervello, facile da urlare in sede live, alternato con sapienza a frangenti più riflessivi. A tratti sembra di sentire in bocca retrogusto di Annihilator e Dream Theater dell’era Dominici. L’apertura è azzeccata, dunque: Seeker è un brano articolato, in cui si fa già apprezzare il muro costituito dalle chitarre di Emiliano Funari e Fabrizio Gubinelli e la buona intesa della sezione ritmica composta da Francesco Stacchi alla batteria e Fabrizio Meola al basso.
Dopo un’apertura di questo tipo, 47.30 scorre in maniera tranquilla: sano groove thrash a la Lamb of God, con echi southern sparsi qua e là; un Marchese che parte in sordina, quasi recitando, e incattivisce la voce man mano che scorrono le note. Un brano dal ritmo regolare, solido, massiccio e con poche vere sorprese sino alla fine.
Perfect Human, dopo la solita apertura ingannevolmente tranquilla, sfodera un riffone a la Pantera che fa presagire un’apocalisse che tarderà a venire, sino a circa 3 minuti più tardi: improvvisa, esplosiva, una vera “massive blast” in cui le chitarre affilano i denti e la batteria di Stacchi comincia a fare fumo, preparando l’impatto finale.
Quest’ultima traccia, forse un po’ prolissa, rispecchia un po’ l’incompiutezza che aleggia a tratti in questo Out of The Garage. Personalmente mi piacerebbe che, per il futuro, i Massive Blast provassero a spingere un po’ più sull’accelleratore. Le strutture ci sono, il sound è abbastanza compatto, la tecnica in campo non è male (qualche sbavatura la consideriamo normale amministrazione a questo livello), ma la carica potenziale, la famosa cattiveria, così nascosta tra le maglie di tracce piuttosto lunghe, cela un potere deflagrante ingiustamente trattenuto. La stessa voce di Cristian Marchese sembra a volte un po’ spaesata, con il freno a mano tirato soprattutto nelle parti più grintose, che richiederebbero un altro tipo di approccio. Avrà tempo per ambientarsi meglio.
I Massive Blast sono certamente una band giovane, che ha ancora da lavorare molto, affinare il processo di composizione dei brani e rendere ancora più definito uno stile che comincia a fare capolino tra una piega e l’altra di questo EP. Quello che abbiamo sentito (discreta la produzione) risulta, però, comunque godibile e divertente. Ci piace il loro orecchio per i riff e la sfrontatezza nel provare soluzioni non convenzionali, e ci fa pregustare un ottimo futuro per loro, sperando che decidano di continuare ad osare!
Francesco ‘Darkshine’ Sorricaro
Tracklist
01. Seeker 07:39
02. 47.30 05:39
03. Perfect Human 06:31
Durata totale 19:49
Line-up
Cristian Marchese – voce
Emiliano Funari – chitarra
Fabrizio Gubinelli – chitarra
Fabrizio Meola – basso
Francesco Stacchi – batteria
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