Recensione: Paligenesis of the Conscious I Revolution
Leggendo le note biografiche allegate al promozionale, sono rimasto colpito
dalla definizione che i Catagramma Lepta attribuivano al proprio sound,
ovvero “crossover estremo totale”. Una definizione che di per sé può assumere
svariati significati, ma che a ben vedere racchiude perfettamente il concept che
il duo cagliaritano vuole trasmettere.
Potrebbe sembrare un po’ ridondante, ma per inquadrare a grandi linee questo
Paligenesis of the Conscious I Revolution non si potrebbero
trovare parole migliori, dal momento che questo primo lavoro dei Catagramma
Lepta percorre trasversalmente tutte le sfumature proprie del metal estremo
(e non), andando a formare brani assolutamente imprevedibili, privi di qualsiasi
schema logico, in cui il concetto classico di “forma canzone” è stato
completamente superato. Grazie anche a un generoso minutaggio dei singoli pezzi
presenti, il duo, composto da A-V-Y (Andrea Loi) e PAV-1 (Daniele
Marcia), riesce a trasmettere sensazioni continuamente contrastanti, grazie
all’alternanza di frangenti death/black/thrash e di stacchi acustici suggestivi,
in cui si apprezza anche una pulsione folk dei nostri che arricchisce
ulteriormente il tutto.
Grande cura è stata profusa nel confezionare nel migliore dei modi i quattro
brani presenti, con arrangiamenti elettronici, divagazioni prog e gothic, entro
il quale i Catagramma Lepta sembrano muoversi con una certa disinvoltura,
forti di un bagaglio tecnico molto soddisfacente e di una capacità compositiva
sopra la media. Nonostante la proposta sia tutt’altro che facile da mettere in
atto, i nostri contengono abbastanza bene le svariate influenze da inserire
nelle canzoni, riuscendo comunque a creare un filo logico all’interno dei pezzi,
limitando in parte la sensazione di trovarsi di fronte ad una band intenta a
mettere troppa carne al fuoco senza badare al contenuto. Qualche forzatura in
questo senso grava su Paligenesis of the Conscious I Revolution,
dettata più dalla voglia di rendere ancora più arzigogolato e imprevedibile il
tutto che da una reale mancanza di idee. Non provo neanche a descrivere le
quattro canzoni del demo, ognuna un capitolo a sé stante da scoprire e decifrare
con calma, senza la presunzione di bollare il lavoro come un insieme
inconcludente di soluzioni armoniche e assalti frontali che si rincorrono
mutevoli apparentemente senza né capo né coda.
Un disco che ci regala una formazione che effettivamente ha molto da dire e
con le capacità adeguate per farlo. Per ora Paligenesis of the Conscious I
Revolution è una bella dimostrazione di forza che spero venga confermata
in seguito.
Stefano Risso
Tracklist:
- Sleep-in(g) Drug
- Fragilia
- Trash Maker Machine
- Obsession 2324