Recensione: Paradigma
Le sfide proposte dalle band nell’ambito dell’heavy metal sono pressoché infinite, ma qui in Italia molte volte risulta difficile
uscirne vincitori a causa della mentalità dei metallari particolarmente chiusa a nuove esperienze, diverse dai classici standard.
La scommessa in questione viene lanciata dai siciliani Metatrone, già sulla scena da parecchi anni, con il loro nuovo album
Paradigma: la sfida di cui si accennava poco sopra riguarda il genere proposto, ovvero Christian heavy/power metal che,
ascoltato in lingua inglese, può passare inosservato a un ascoltatore non troppo attento alle liriche; in questo caso però balza
subito all’orecchio perché cantato in italiano. Tralasciando il fatto che l’ascoltatore del disco possa essere o meno d’accordo con
quanto viene predicato dalle parole cantate da Jo Lombardo, ci troviamo di fronte a un lavoro davvero ben curato, sia per quanto
riguarda la parte strumentale e melodica, sia per quanto riguarda la maniacale precisione delle linee vocali e dei cori.
Dare un’etichetta precisa al sound della band catanese risulta piuttosto complicato: moltissime sono le influenze musicali che si
possono percepire, dal classico power metal si sconfina su lidi progressive, fino ad arrivare a venature prettamente AOR. Uno stile
del tutto personale quello intrapreso dai Metatrone che li rende un gruppo unico e originale.
Paradigma è stato pubblicato, neanche a dirlo, il 25 dicembre e si presenta con una tracklist di dieci tracce inedite cantate in
italiano, due cantate in inglese, la undicesima Stay e la tredicesima Reborn In Christ, e la reinterpretazione di uno dei brani in
lingua madre in spagnolo, per un totale di tredici canzoni.
Un riff orientato all’AOR segna l’inizio del primo brano, Credo, con tastiere in evidenza e un groove decisamente coinvolgente:
subito spicca tra le note la voce di Jo Lombardo, cantante davvero molto dotato che non ha nulla da invidiare a personaggi di gran
spicco della musica italica quali Michele Luppi, Alessio Garavello o addirittura in alcuni frangenti Francesco Renga.
Il secondo brano, Uomo, è un brano incalzante che fa tornare alla memoria alcune composizioni dei Vision Divine, in cui la
personalità del combo siciliano rende ogni nota decisamente originale facendo saltare ogni sorta di paragone dopo pochi istanti.
I pezzi scorrono piacevolmente uno dopo l’altro, tra questi ne spiccano alcuni che riescono a impressionare positivamente
l’ascoltatore come Padre, in cui emerge un lavoro di tastiera davvero ben curato a opera di Don Davide Bruno che, neanche a
dirlo, è il principale compositore di tutte le musiche e i testi insieme al chitarrista Stefano Calvagno.
Potente e aggressiva invece è In Spe Resurrectionis, canzone dai riff al limite del thrash, dove è difficile non lasciarsi
trasportare dal sound: unica pecca, a parere di chi scrive, è l’inserimento della seconda voce che vorrebbe essere in growl, ma in
realtà non riesce del tutto a raggiungere questo obiettivo.
I Metatrone dimostrano la loro bravura anche nei pezzi più lenti e ne è un chiaro esempio la ballad, se così la si può
chiamare, Santi e Beati, lenta canzone piena di armonia e pathos, con una prestazione vocale a opera di Lombardo decisamente
sopra le righe.
Con Cuore Di Donna e Sanctus 3 si torna a velocità sostenute decisamente più power metal, brano leggero e scorrevole il
primo e un inno cantato interamente in latino il secondo, con un pomposo coro a supporto del frontman catanese. Buona, ma leggermente
ripetitiva, la strumentale Passione che anticipa l’unico brano inedito cantato in inglese Stay, pezzo dall’anima heavy di
grande impatto e dal ritornello decisamente “catchy”.
Concludono questo disco la versione in spagnolo di Uomo, intitolata non a caso Hombre e Reborn In Christ versione in
inglese di Rinascere brano proposto poco prima in italiano.
Un album davvero interessante questo Paradigma, prodotto e curato nei minimi particolari, valore, questo, che ne aumenta notevolmente
il pregio. I Metatrone si confermano quindi degli ottimi compositori e, nonostante il genere metal o rock più in generale sia
spesso boicottato dalle associazioni religiose, degli ottimi “predicatori”, oltre che della parola di Dio, del verbo del
Metallo.
Stefano “Elrond” Vianello
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Tracklist:
1. Credo
2. Uomo
3. Eterno Amore
4. Padre
5. In Spe Resurrectionis
6. Rinascere
7. Santi e Beati
8. Cuore Di Donna
9. Sanctus 3
10. Passione (instrumental)
11. Stay
12. Hombre
13. Reborn In Christ
Line-up:
Jo Lombardo (voce/cori)
Stefano Calvagno (chitarre/cori)
Don Davide Bruno (tastiere/growls/backing vocals)
Tony Zappa (batteria/percussioni/cori)
Virgilio Ragazzi (basso/cori)