Recensione: Past Time With Good Company

Di Francesco Prussi - 28 Novembre 2002 - 0:00
Past Time With Good Company
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Anno: 2002
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82

Torna Ritchie Blackmore con un album live che aggiunge maggiore spessore al nuovo corso inaugurato qualche anno fa con l’avvenente compagna Candice Night e la conseguente pubblicazione di Shadow of the Moom (loro album d’esordio, seguito da Under A Violet Moon del 1999 e Fires At Midnight ultima fatica in studio targata 2001 ). Il truce rocker, abbandonati i panni del guitar-hero che infiammava i palchi con la sua stratocaster color panna aizzando le folle con i suoi riff nervosi, entra in una nuova dimensione più pacata e riflessiva. Dunque i roboanti solos lasciano il posto a virtuosismi acustici. Flauti, violini e la voce della bella Candice, cantante non estremamente potente, ma dotata di una timbrica molto calda ed intensa, intessano melodie d’altri tempi. Ognuno è libero di apprezzare o meno la nuova proposta di Ritchie, ma non si può negare che The Man in Black si sia confermato un musicista vero, che non ha accettato di riciclare la propria immagine sfruttando il proprio glorioso passato (come altri suoi colleghi hanno fatto), ma si è reinventato una nuova identità musicale, facendo musica per se stesso. Così facendo Ritchie ha ritrovato nuovi stimoli e voglia di fare ancora musica che riesca a far colpo sulla gente. Ecco perché questo disco assume maggiore importanza, per capire appieno l’evoluzione sonora operata da questo grande artista. Quindici brani di musica folk-medioevale, dove l’elettrica fa capolino in alcuni punti ma senza essere la sovrana. Ma ora silenzio: entrano i musici e Shadow of the Moon apre le danze con il suo andamento vagamente orientale, poi tocca a Play Mistrel Play, mentre Mistrel Hall è un ispirato intermezzo acustico che prelude alla bellissima Past Time with Good Company. La sola voce di Candice intona la melodia di Fires at Midnight, con i suoi dodici minuti di durata che rivela essere l’episodio più bello del disco, caratterizzato dal bellissimo duetto violino-chitarra acustica in cui Ritchie, come solo lui sa fare, suona in maniera a dir poco divina. Chiudono il primo cd Under a Violet Moon (dall’omonimo cd) e la purpleliana Soldier of Fortune in una versione molto sognante (era il vocione blues di Coverdale a cantare questa song in origine, presente su Stormbringer). Il secondo dischetto è aperto dalla rainbowiana 16th Century Greensleeves e Ritchie imbraccia la stratocaster, regalandoci un bel solo e facendo riemergere antichi fasti, quando al microfono c’era un folletto di nome Ronnie James Dio. Il malinconico strumentale Beyond the Sunset, ci riporta al presente, con un ispirattissimo Ritchie che accarezza le corde con innata maestria. E’ la volta della danzabile Morning Star, in cui brilla il violino di Chris Devine che ci delizia con un bel solo ad inizio brano ed i ritmi si alzano notevolmente. Una fisarmonica e la melodiosa voce della cantastorie Candice aprono Home Again brano molto bello ed allegro dal sapore vagamente zigano, con un ritornello irresistibile da cantare a pieni polmoni. Sulla stessa scia è anche Renaissence Faire, che ci porta in una corte medievale e dove si sentono anche suoni di clavicembalo, brano che precede il più pacato e sinfonico I Still Remember. Il penultimo pezzo è lo strumentale Durch den Wald zum Bachhaus preso da Under a Violet Moon, mentre la chiusura è affidata a Writing on the Wall, costruita su una melodia di Ciaikovski tratta da Il Lago dei Cigni, e la strato compare ancora una volta regalando un ultimo e bellissimo solo congedando Ritchie, la sua avvenente compagna e i loro valenti musici dal loro pubblico.

Un live molto bello suonato con gusto e passione, la registrazione è pulitissima e conferisce ai brani una maggiore dinamicità e feeling che la freddezza di uno studio di registrazione non riesce a dare.

Grande ed inimitabile Blackmore.

Track List

CD1

1. Shadow Of The Moon
2. Play Minstrel Play
3. Minstrel Hall
4. Past Time With Good Company
5. Fires At Midnight
6. Under A Violet Moon
7. Soldier Of Fortune

Cd 2

1. 16th Century Greensleeves
2. Beyond The Sunset
3. Morning Star
4. Home Again
5. Renaissance Faire
6. I Still Remember
7. Durch Den Wald Zum Bachhaus
8. Writing Of The Wall

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