Recensione: Perfect Storm – After The Rain World Tour 1991
Facciamo un gioco, io dico: “Nelson” e voi mi dite le prime tre parole che associate a questo nome.
Come dite? Fratelli, melodia e classifica americana.
Basterebbe questa “vostra” risposta a concludere la recensione, ma…giusto per tediarvi ulteriormente con i miei soliloqui musicali, indugerei ulteriormente nel parlare di questo CD.
I Nelson, ex lungocriniti, platinati e consanguinei rockers, tornano dopo un periodo di silenzio con ben tre uscite discografiche: “Lightning Strikes Twice”, il loro comeback ufficiale, una raccolta di vecchie demo intitolata “Before The Rain” e questo live, testimone del tour intrapreso nel 1991, che congela in una fotografia (rigorosamente vintage ed in bianco e nero), il periodo di massimo splendore mai raggiunto dai “melodic twins”.
Il disco, presenta una produzione purtroppo non molto buona, con le grida del pubblico (femminile) a sovrastare il tutto, al punto da portarci maliziosamente a pensare che siano frutto di incisioni in fase di post-produzione.
Non ci si spiega come le rappresentanti del gentil sesso potessero essere così coinvolte!
Scherzi a parte, ricordiamo se ce ne fosse bisogno, che i Nelson, nei primi anni 90, furono davvero delle stelle comete, in grado di incendiare i cuori e gli impianti stereo (più precisamente le autoradio, con i nostri a fungere da soundtrack di baci ed amoreggiamenti tra coppie americane in cerca di intimità) di molti amanti del rock melodico, piazzando diversi singoli ai vertici delle charts statunitensi.
Ascoltando il CD, non può non trasparire la passione e l’entusiasmo con il quale i due fratelli presenta(va)no on stage le loro composizioni, ottimi brani, forieri di sensazioni solari e ottimistiche, eseguite ed arrangiate decisamente bene con dei soli di chitarra che stupiscono fin dal primo ascolto.
Se non leggessimo i credits di questo live, o non conoscessimo la storia dei Nelson, dovremmo attendere la presentazione del chitarrista solista per svelare l’arcano, ed è solo quando sentiamo nominare Brett Garsed, che capiamo da quale bacchetta magica arrivino quelle cascate di note che rappresentano un plus-valore per brani comunque trascinanti e ottimamente arrangiati.
Il solo del “maestro” rappresenta un momento piacevole all’interno di questo disco, tra citazioni degli AC/DC, scale fusion e partiture neoclassiche, Garsed si dimostra un cavallo di razza, che mette le sue dita e la sua creatività al servizio della band, senza usarli come pretesto per l’ennesima e sterile gara di scale suonate a velocità iperspaziali.
Prestazioni vocali ovviamente ai limiti della perfezione (con diversi rimandi ai Mr.Big più commerciali, sia negli arrangiamenti vocali dei cori, sia nel timbro della voce) incorniciano i loro successi più noti, immancabile e punto di massimo climax del concerto, la super-hit “(Can’t Live Without Your) Love And Affection”.
Complessivamente un prodotto piacevole, questa “tempesta perfetta”, che probabilmente non servirà a “convertire” gli amanti del black-metal verso sonorità maggiormente commerciali, ma di sicuro dimostra quanto elementi quali, arrangiamenti vocali, tecnica chitarristica, solo al fulmicotone, ottimi riffs e ritmiche trascinanti, non siano a solo appannaggio di generi maggiormente heavy ed elitari.
Concludendo, un CD consigliato agli amanti delle sonorità maggiormente “commerciali”, ma anche a tutti coloro che non conoscendo l’operato dei due rockeggianti fratelli, volessero farsi un idea di cosa significasse, prima dell’ondata grunge, essere delle “AOR stars”.
Molto carino.
Discutine sul forum nel topic dedicato ai Nelson Brothers!
Tracklist:
01. One With The Show
02. Fill You Up
03. More Than Ever
04. Only Time Will Tell
05. Uluru
06. Will You Love Me
07. (Can’t Live Without Your) Love And Affection
08. Two Heads Are Better Than One
09. Bits And Pieces
10. After The Rain
11. The Legend
12. Tank You And Goodnight
13. Interlude
14. Everywhere I Go
15. Keep On Heart (Bonus Track)
Line Up:
Gunnar Nelson – Voce, chitarra
Matthew Nelson – Voce, basso
Brett Garsed – Chitarra
Joey Catchcart – Chitarra
Paul Mirkovich – Tastiera
Bobby Rock – Batteria
