Recensione: Perfection And Failure
I Neptune arrivano al debutto sulla lunga distanza con un full-lenght carino, ma a dirla tutta non pienamente convincente. Provenienti da Verona, i nostri si cimentano in un genere che sembra non trovare proprio sosta alla propria espansione, neanche in un momento di saturazione come quello attraversato negli ultimi anni. Il filone melodico aggiunge dunque un altro adepto alla lunga lista di nomi che da anni occupano la scena. Passo ora alla descrizione di questo ennesimo episodio, una prova discreta che può essere un buon punto di partenza, a patto che i successivi passi siano un’evoluzione della formula qui proposta e non un permanere passivo.
Dopo l’introduzione di “Introducing Apocalypse“, il gruppo presenta il proprio sound con una buona “Scratched Avantgarde Dream“. Le chitarre armonizzate, il cantato che alterna il pulito allo scream e le saltuarie apparizioni tastieristiche riconducono immediatamente ad un certo modo di intendere il Death melodico. Diciamo che per certi versi questo Perfection And Failure si lascia accostare ad una versione soft della nuova ondata Thrash Death melodica, che può andare dai Callenish Circle ai nostrani Disarmonia Mundi; il tutto però, lo ribadisco, in chiave più leggera. Tant’è che i nostri inseriscono dei gradevoli intermezzi piacevolmente melodici, che sfruttano ampiamente chitarre acustiche o tappeti tastieristici. In generale la traccia risulta buona, salvo per alcuni arrangiamenti di tastiera troppo banali che fanno capolino saltuariamente.
Buona anche “Unproject Holocaust“: si apre con un riff quasi Hardcore, per poi lasciar spazio ad un andamento Thrash molto aggressivo. Il tutto viene ricondotto tramite arrangiamenti, cantato e suoni allo stile già delineato nelle precedenti tracce, ma questo parziale cambio di mood ridona vitalità al lavoro. Anche nella parte centrale il gruppo si propone in una veste gradevole, con un intermezzo armonicamente molto gradevole e una buona intuizione sul cantato femminile. Il brano si chiude con la ripresa del motivo iniziale, andando a definire gli ultimi dettagli di una struttura ben articolata.
Ma in generale il cd soffre di alcune pecche difficilmente trascurabili. Innanzitutto le tracce che ho trovato convincentemente ispirate sono solo le due citate. Nulla da dire sul songwriting, da un punto di vista formale, degli altri episodi. Ma il mordente e la presa che nella seconda e quinta traccia sono elementi costitutivi, nelle altre canzoni appaiono raramente, confinate ad una manciata di passaggi. Aggiungiamoci un suono un po’ troppo sgonfio per un debutto (soprattutto in questo genere) e il cantato che, se nella già citata “Scratched Avantgarde Dream” si era fatto notare a tratti per mordente, alla lunga dovrebbe cercare di modulare maggiormente lo scream per non annoiare. Senza troppi giri di parole, il cd soffre di alcune pecche formali, ma anche di una generica mancanza di momenti convincenti, concentrati per lo più in pochi episodi.
Insomma, come spero sia emerso chiaramente, i motivi per ben sperare ci sono. Ma nel complesso non sono pienamente soddisfatto di questo lavoro: una proposta sincera e, dovendo proprio parlarne in questi termini, sufficiente, ma non certo esaltante. I Neptune devono ancora giocare la carta vincente della personalità, che per ora ha trovato espressione solo in momenti saltuari. E’ un passo fondamentale per un gruppo che vuole alzare la testa in un genere così affollato. Per il momento ci dobbiamo accontentare di Perfection And Failure, una buona autoproduzione, ma che non basta se le intenzioni del gruppo vanno oltre la pura soddisfazione personale. In ogni caso un “in bocca al lupo” è più che meritato.
Matteo Bovio
Tracklist
01. Introducing Apocalypse
02. Scratched Avantgarde Dream
03. Animal Trial Experiments
04. Breathing New Element
05. Unproject Holocaust
06. Angel Factory Avaria
07. Perfection And Failure