Recensione: Perle per Porci
Ragazzi come mi sono divertito ad ascoltare questo disco!
Se siete degli appassionati di buona musica, vi piace il black ma anche il folk e soprattutto volete divertirvi ad ascoltare qualcosa di unico vi conviene procurarvi il demo dei Malnatt. Il gruppo è della zona di Bologna e il loro stesso nome è un’espressione dialettale della loro zona, ma si può facilmente capire cosa significhi.
Il fatto è che l’uso del dialetto bolognese non si limita al loro nome, ma viene utilizzato per i testi di gran parte delle loro canzoni, vi giuro che sentire cantare in growl il testo in dialetto è qualcosa di fenomenale. Per chi non lo capisse molto c’è anche la possibilità di seguire i testi delle prime cinque canzoni sul libretto.
Ma le caratteristiche di unicità di questo gruppo non si limitano al cantato in dialetto bolognese, ma si concentrano anche e soprattutto sulla musica. Lo stile proposto dal combo bolognese è assimilabile al black con una forte iniezione di folk. A un primo ascolto il paragone più azzeccato che mi è venuto in mente sono stati i Finntroll con il loro Epic-Folk-Black metal. I Malnatt propongono un genere che potrebbe essere etichettato nello stesso modo, ma rimangono comunque molto diversi a livello compositivo dal gruppo finnico.
Per cominciare, nel loro sound, il folk viene garantito dall’uso di uno strumento tutto italiano come la fisarmonica e poi il loro modo di fare musica in più momenti si accosta quasi più a un metal classico di matrice quasi thrash o hard rock che al black vero e proprio. Mi sono piaciute praticamente tutte le canzoni che compongono questo demo, che per essere stato autoprodotto noto con piacere contenere un numero enorme di canzoni, ben 12, le prime sono canzoni di stile forse più classico in cui mi dà l’impressione che la band tenti di volta in volta di sperimentare qualcosa di diverso essendo tutte piuttosto diverse l’una dall’altra pur rimanendo nello stile e nel genere della band bolognese. I brani che però mi hanno veramente fatto abbozzare più di un sorriso di compiacimento sono stati però quelli che compongono la Tetralogia Vichinga. In questi quattro pezzi viene lasciato da parte momentaneamente il dialetto bolognese per esibirsi invece in un normalissimo italiano, ma a parte questo particolare trovo che sia in queste canzoni che i Malnatt raggiungono il proprio apice compositivo. In esse la band propone sempre il proprio stile che però in questo caso riceve un importante apporto dalle tematiche affrontate e da una influenza di classico Viking Metal che rende il tutto più apprezzato.
In generale e per concludere un gruppo veramente molto originale questi Malnatt che hanno saputo sfornare con le proprie sole forze un demo autoprodotto di ben 12 brani. Cosa interessante per gli appassionati collezionisti è che ognuna delle confezioni il cd si presenta con sopra un addesivo diverso rendendo quindi ognuno di essi quasi unico. Oltre al rendere merito al gruppo per lo sforzo fatto nello sfornare questo cd, sicuramente non sono da scordare le buone cose che hanno fatto dal punto di vista musicale e che hanno reso questo “Perle per Porci” un disco che bisognerebbe davvero ascoltare almeno una volta per rendersi conto che anche in Italia ci sono gruppi interessanti e molto originali che stanno crescendo.
Contatti:
Tracklist:
01 Como Poden
02 Deus Vult!
03 La Vampira
04 Ira
05 Miseria
06 Talebano
07 1097 – 2001
– La Tetralogia Vichinga: –
08 Atto I – La Creazione del Cosmo
09 Atto II – L’Aula degli Uccisi (Valhalla)
10 Atto III – I Sogni di Balder
11 Atto IV – Il Fato degli Dei (Ragnarok)
12 Pezzo di Metal (bonustrack)
Alex “Engash-Krul” Calvi