Recensione: Persecution
Ritornano sulle scene gli Invictus con questo nuovo e, come vedremo, avvincente Persecution. Band questa semi sconosciuta al grande pubblico, e questo lo considero davvero un peccato. Pur non inventando nulla, questo nuovo album si presenta davvero interessante sotto molteplici punti di vista. Primo fra tutti lo stile: si presentano come una band votata a un power metal melodico, ma questo catalogazione è decisamente limitativa per una band che riesce in un solo disco a miscelare, oltre al suddetto genere, anche hard rock, heavy metal, nu metal (si, avete capito bene!) accompagnati da atmosfere oscure e di grande effetto.
La voce di Frédéric Glo è la nota più lieta dell’intero lavoro: espressiva sia nelle note basse che quando si alza di tono, profonda, si arrampica sulle note partorite dagli strumenti del resto della band con perizia e notevole intelligenza, andando a pescare linee melodiche tutt’altro che prevedibili e scontate.
All’interno di questo Persecution, come detto in apertura, è continua l’influenza di molteplici generi, tra loro anche molto differenti; il risultato è quello di un album vario ma non privo di un filo conduttore. Ogni canzone ha qualcosa da trasmettere, si percepisce come i nostri si siano divertiti a comporre questo lavoro, basandosi esclusivamente sui loro gusti e fondendoli, dando vita a un songwriting davvero solido.
La partenza è affidata a Face To Face (Part I), la quale si presenta con un intro pomposo, con cori altisonanti e ritmi sostenuti che vengono subito stroncati da una chitarra oscura che accompagna un Frédéric Glo già sugli scudi in termini di interpretazione; al termine della lenta strofa poi la canzone esplode in un chorus in pieno stile power metal. Più heavy metal è la successiva Kill The Dogs, anche se i nostri non disdegnano di accelerare in coincidenza con il chorus.
Silence Of Death è uno di quei brani che subito spiazzano: il giro di chitarra ci fa pensare di essere di fronte a un’altra band, simile a band punk rock americane; stupendo il chorus, trascinante e con linee melodiche che subito rapiscono. Agony Of War è un lento di rara bellezza, dove gli Invictus mettono in mostra (come del resto in tutto l’album) il loro spirito anti guerra in quanto in sottofondo si può ascoltare un famoso discorso di Harry Truman del 9 Agosto 1945, dopo lo sgancio della bomba atomica su Hiroshima (6 Agosto).
Si torna a pestare duro con Spiral, brano caratterizzato da un’apertura con chiare influenze nu metal ma che risulta perfetto per una strofa energica che fa da apripista a un chorus altrettanto irruento.
Face To Face (Part III) è un altro bellissimo lento, particolare anche per non avere una struttura ben definita strofa-chorus.
Come non citare poi See You Back e la seguente Demons, due brani di puro heavy metal che di sicuro faranno la gioia degli ascoltatori più tradizionalisti.
C’è poco da aggiungere, io non ci speravo che questo album mi prendesse, e invece sono felice di potermi ricredere. Un lavoro questo Persecution tutto da scoprire, contiene pezzi che forse non faranno la storia del metal ma che vi potranno far scoprire una band che ha davvero voglia di suonare ciò che più ama. Vi avverto che non è un album per tutti ma per chi ha voglia, senza pregiudizi, di sentir una band in tutto e per tutto metal che è riuscita nel difficile tentativo di fondere diversi generi insieme, dando vita a un godibilissimo e onesto album di ottima musica metal!
Consigliato!
Roberto “Van Helsing” Gallerani
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Tracklist
1. Face To Face (Part I)
2. Kill The Dogs
3. Silence Of Death
4. Agony Of War
5. Spiral
6. Face To Face (Part II)
7. Face To Face (Part III)
8. The Eclipse Of The World
9. See You Back
10. Demons
11. Rosy Rose
12. The Angels (Bonus Live)