Recensione: Perspectives

Di Tiziano Marasco - 23 Febbraio 2012 - 0:00
Perspectives

A livello preliminare è innegabile che la scelta di Lord Of Mushrooms come proprio monicker risulti una mossa vincente.

Dietro a tale lisergico nome non si cela tuttavia un progetto di Drum and bass olandese, ma un complesso progressive metal transalpino. Cosa anche più sorprendente dato che i francesi in quanto a metallo in tutte le varie forme sono sempre stati piuttosto imapacciati. Infatti scopriamo, guardando i nomi, che il quintetto si compone di soli due francesi, il chitarrista (e mastermind) Laurent James assieme al bassista Julien Negro. Il cantante è il brasiliano Gus Mosanto, infine troviamo due italiani: il chitarrista (e mastermind) Luca Mariotti, assieme al batterista Marco Talevi. E vien da pensare che qualcosa delle Orme e della PFM in questi ragazzi sia penetrato, salvo poi scoprire che qui il prog di casa nostra centra ben poco.

Questo Perspectives è il loro terzo album e vede la luce dopo un silenzio di ben sette anni. Fin dalle prime note ci accorgiamo che di prog metal di questa band è assai cerebrale e moderno anche se mai pesante, guarda soprattutto a modelli americani. Viene in mente una versione più ragionevole dei Protest the hero, qua e la compaiono gli immancabili Tool, ma soprattutto il sound ha richiami ad una favolosa band polacca, i Division by zero.

Apertura in sordina con due colpi di piatto un giro inquieto di basso e poi il martellare della band da forma ad Imago, canzone in tutto e per tutto funghettosa e visionaria con uno splendido ritornello trainato dalla buona voce Gus Mosanto. Si nota una certa maestria nel dosare i cambi di velocità, ma pure un gran gusto nel mischiare parti cervellotiche di chitarra e basso ad una tastiera in tutto semplice e ad un piano davvero etereo. Piano che alle volte non disdegna di andarsene per i fatti suoi.

La successiva Warmth in the wilderness richiama al primo colpo i Dream Theater del periodo Six degrees / Train of thought ma ha contatti inafferrabili con una miriade di altre band, dato che i Lord riescono qui a connettere un quantitativo di armonie davvero notevole. Grace ha invece un’impostazione più pacata, ed un interessante retrogusto vintage. Sulle stesse linee si segnala l’eterea The missing link, dove le vocals sono tutte prolungate in voli vertiginosi.

Alle volte troviamo sprazzi che possono far storcere il naso a qualcuno, dato l’utilizzo di vocals reppeggianti e passaggi prossimi al new metal: Apsetti che tuttavia a nostro parere, qualificano il signore dei funghi come un gruppo maturo ed ancora più completo.

E così si prosegue, in una vorticosa moltitudine di cambi di ritmo e di melodia, il tutto comunque miscelato con molto gusto e la sobrietà che spesso (volendo usare un eufemismo) nel progressive metal fa difetto.  Questo non significa che non manchino parti cerebrali o interludi strumentali particolarmente aggrovigliati, come Circles in the water o Red Queen’s Race ci ricordano.

E poi prima del congedo le due autentiche perle. Anzitutto Awaken, brano trainato da un riff martellante e tastiere futuristiche esplode in un sontuoso ritornello catartico; con una vice più trucida e trame meno intricate potrebbe venire in mente Addicted del Devin Townsend Project. Sarebbe un peccato se il disco si chiudesse con questa traccia, perché innegabilmente poi vorremmo altro ancora e ancora. E per fortuna i Lord of the mushrooms ci regalano ancora una bonus track, Falling, dimesso fade out, trionfo di melodia.

E così si chiude un disco che, pur durando più di un’ora e non essendo esattamente semplice, riesce scorrevole e per nulla estenuante, almeno alle orecchie del prog metaller allenato.

Sostanzialmente questo piccolo gruppo francese ha un grande merito: pur essendo altamente derivativo, riesce a trarre ispirazione da moltissime band e a mescolare le carte, dando vita ad un’autentica montagna russa sonora. Il tutto unito ad un senso della misura e ad una maturità davvero ammirevoli.

Tiziano “Vlkodlak” Marasco

Discutine sul forum nella sezione Progressive!

Line up:

Gus Monsanto – Vocals;
Laurent James – Guitars, vocals;
Luca Mariotti – Keyboards, vocals;
Julien Negro – Bass, vocals;
Marco Talevi – Drums;

Tracklist:

01. Imago (6:42)
02. Warmth In The Wilderness (6:29)
03. Grace (Dedicated To.) (7:22)
04. Circles On The Water (8:36)
05. The Missing Link (5:35)
06. Red Queen’s Race (2:50)
07. Light And Thunder (1:25)
08. Raindrops On My Wings (7:57)
09. Nyx’s Robe (6:55)
10. Awaken (6:30)
11. Falling (Bonus Track) (6:48)