Recensione: Perverse Chaotic Reign
A scanso di ogni equivoco tendo a precisare che il Brutal Death è uno dei generi più seguiti dal sottoscritto: questa nota è dovuta al fatto che sempre più spesso si leggono stroncature a gruppi meritevoli da parte di recensori che si fanno influenzare dal genere proposto. Il brutal, si sa, non è un genere per molti; tanti lo trovano superfluo, tanti non lo sopportano del tutto, tanti lo giudicano musica per buffoni esibizionisti. Per non parlare poi di quelli che constantemente affermano che oramai ogni uscita è uguale all’altra…
E’ quest’ultima la nota dolente: perchè è questa la principale pecca del demo dei Necrophilism. Se con la critica estesa a tutto il genere non sono d’accordo (basti ascoltare le ultime uscite di Dying Fetus, Cryptopsy, Sinister, Skinless e tanti altri…), nel caso specifico mi tocca essere molto critico. Lo dico in tutta onestà: l’ascolto di “Perverse Chaotic Reign” è stato abbastanza monotono, e dubito che nel futuro mi rivedrò a reinserire il Cd nello stereo.
So che queste parole possono sembrare molto dure, ma sono sincere; non mi sento di parlar bene di un prodotto che non ha niente da dire di interessante. Si sente che i 5 musicisti sanno quello che fanno, e che hanno una buona conoscienza del genere: ma tutto questo non basta per essere convincenti. E così mi sono trovato ad ascoltare 3 pezzi (più un intermezzo) che, per quanto “carini”, stufano fino alla morte.
Non posso dare un voto di “sufficienza” a questo prodotto solo per la sua incontaminata purezza, come qualcuno magari vorrebbe: altrimenti darei credito alle insinuazioni di cui sopra. Se si vuole veramente far progredire un genere, è necessario promuovere chi effettivamente può portare avanti idee innovative, o comunque concrete. Qui invece ho trovato qualche accenno ai soliti Cannibal Corpse (soprattutto nell’incipit della seconda “The Ancient Cemetary”) ma poco che mi abbia fatto drizzare le orecchie.
Questa recensione non deve essere intesa come una stroncatura, ma come un incoraggiamento al gruppo: le potenzialità ci sono, devono esserci, altrimenti questo Cd sarebbe stato un disastro totale. Essere emulatori perfetti di altri gruppi non giova a nessuno, men che meno ai Necrophilism; quando avranno bene in testa questo concetto, potranno veramente dare il meglio di sè.
Matteo Bovio
Tracklist
01. Raped By Chainsaw
02. The Ancient Cemetary
03. Tse, Tse, Tse, Bloup
04. Flesh Feast