Recensione: Playgrounds
Sicuramente fra le formazioni più sottovalutate del settore, i Sieges Even
devono gran parte del proprio successo alle prestigiose collaborazioni
dei fratelli Holzwarth con gruppi del calibro di Blind Guardian e
Rhapsody Of
Fire. Dopo sette dischi realizzati in ben vent’anni di carriera, la band di
Monaco, con Playgrounds, arriva alla pubblicazione del primo live album.
Registrato durante il Paramount European Tour 2007 (compresa la celebre
apparizione al Progpower Festival), Playgrounds si presenta subito con una
tracklist che si concentra esclusivamente sulle ultime due release, The Art Of Navigating By The Star e
Paramount, più due tracce ripescate da A Sense Of
Change (disco risalente al 1991): scelta abbastanza discutibile vista la nutrita
discografia a disposizione del combo tedesco. La produzione, affidata alle mani
di Uwe Lulis (già al lavoro con i Grave Digger), cristallina e curata sotto ogni
suo aspetto in modo da mettere in risalto le doti tecniche dei singoli
componenti, va a escludere la partecipazione del pubblico, rendendo la
resa sonora fin troppo fredda e ai livelli degli studio album.
La prestazione della band è ineccepibile sotto ogni punto di vista, sopratutto per
quanto riguarda l’operato di una sezione ritmica che non perde un colpo durante
tutto lo scorrere della setlist. Ottima anche la prova del singer Arno Menses,
completamente a suo agio sia sui pezzi più recenti, sia quando arriva il turno
di avere a che fare con il repertorio più datato della band. Inutile dilungarsi
più di tanto su una setlist piuttosto omogenea che effettivamente propone il
meglio di quelli che sono i Sieges Even odierni, seppur la mancanza della presenza
dei restanti album in discografia risulta essere una deficit non da poco.
Prodotto in maniera eccellente e suonato altrettanto bene, ma fin troppo
povero di contenuti. In definitiva, questo Playgrounds risulta essere una tappa
non del tutto obbligata sia per i fan di vecchia data, sia per chi si avvicina
per la prima volta alla proposta musicale della band. Inoltre, se consideriamo
il fatto che di questi tempi, un’uscita così “misera” rischia di passare
inosservata di fronte a release ben più complete e interessanti, c’è da dire che
sarebbe stata cosa ancora più gradita immettere sul mercato anche una versione
DVD del prodotto, in modo da valorizzare ancor di più la resa live di una
formazione di questi livelli.
Angelo ‘KK’ D’Acunto
Tracklist:
01 When Alpha And Omega Collide
02 Tidal
03 Unbreakable
04 The Walking Hours
05 Iconic
06 These Empty Places
07 Duende
08 Paramount
09 The Lonely Views Of Condors
10 The Weight