Recensione: Poe
Fans del power sinfonico drizzate bene le orecchie perchè questo 2010 non ha finito di regalarci sorprese. Dopo il gran ritorno dei maestri Rhapsody of Fire, il terzo capitolo dei bravi Derdian e lo spettacolare debutto degli Ancient Bards, un trio tutto italico, ecco che arriva la risposta spagnola direttamente dagli Opera Magna.
Siamo al secondo disco per questa band che ci presenta un concept dedicato al grande scrittore Edgar Allan Poe, dove ogni canzone prende spunto da un suo poema.
In questo genere l’originalità non è quasi mai presente e forse neanche richiesta. Anche in questo caso quindi, non è lecito aspettarsi soluzioni innovative o iper geniali. Gli Opera Magna mettono subito in chiaro questo concetto con un’intro narrata e seguita dalla bellissima El pozo y el pendulo, canzone veloce, con un refrain immediato. A volte le bands iberiche lasciano un po’ a desiderare in quanto a produzione e non sempre hanno dei cantanti di alto livello, invece gli Opera Magna si dimostrano in regola anche per quanto riguarda questi aspetti.
Tra primi Rhapsody e primi Avalanch, quasi a cercare un incontro tra due dei capolavori di queste bands come Legendary Tales e El Angel Caido, questi sette ragazzi spagnoli ci sommergono di velocità, assoli, cori, e ottime melodie. Un sueno en un sueno è un pezzo di altissimo livello che ha come unica pecca quella di assomigliare un po’ troppo sia nell’inizio che soprattutto nel bridge a Flames Of Revenge dei maestri triestini, ma dopo qualche ascolto si può perdonare anche questa macchia. L’ottimo terzetto iniziale si chiude con la splendida La Mascara de la Muerte Roja, altro pezzo da 10 e lode. L’album prosegue comunque alla grande e senza grosse cadute di tono con i ritmi sparati di El Corazon Delator e la bellissima El Entierro Prematuro. Come ogni album di power symphonic che si rispetti, a chiudere nel modo migliore il disco troviamo la suite. Edgar Allan Poe è una bellissima canzone di quasi 10 minuti ricchi di melodia e cambi di tempo.
Infine nella mia versione (quella americana), sono presenti 3 bonus tracks, due delle quali sono pezzi già presenti nel disco ma registrati in lingua inglese, mentre la terza è la cover della splendida Torquemada pezzo storico del power metal spagnolo, originalmente scritta dagli Avalanch nel disco Llanto de un Heroe.
Difficile restare freddi di fronte a questo lavoro. Un disco decisamente consigliato, dove la ciliegina sulla torta sarebbe stata probabilmente una ballata di alto livello. Io per non sbagliare corro a procurarmi il debutto.
Federico “CelestialDream” Orano
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Tracklist:
1. El cuervo
2. El pozo y el péndulo
3. Un sueno en un sueno
4. La mascara de la muerte roja
5. Annabel Lee
6. El demonio de la perversidad
7. El entierro prematuro
8. El retrato oval
9. El corazon delator
10. La caida de la casa usher
11. Edgar Allan Poe
Lineup:
F. Javier Nula – Chitarra
Enrique Mompó – Chitarra, orchestrazioni
Alejandro Penella – Basso
Jose Vicente Broseta – Voce
Adrià Romero – Batteria
Ruben Casas – Tastiere
Fernando Asensi – Tecnico/Voce