Recensione: Poison Awaits
Dopo cinque anni, e lo scioglimento ufficiale della band, tornano a farsi sentire i tedeschi Darkseed. In effetti, non è del tutto lecito parlare di vera e propria reunion dato che del gruppo che aveva firmato l’ultimo “Ultimate Darkness” è rimasto il solo chitarrista Thomas Hermann. Vediamo, dunque, cosa i teutonici son stati capaci di tirare fuori dal cilindro per celebrare il proprio ritorno con questo “Poison Awaits”.
Nonostante la line-up quasi completamente rivoluzionata il sound dei Darkness non si è modificato in maniera sostanziale rispetto agli ultimi lavori del gruppo. Ormai ben distanti dal death degli inizi, il gothic che oggi propongono i tedeschi strizza pesantemente l’occhio al periodo più melodico dei Paradise Lost, fatto, come è, di voce maschile orecchiabile e leggermente decadente, qualche inserto di elettronica e tastiere e pesanti chitarre distorte. Il risultato finale, però, è ben distante dal punto di riferimento non riuscendo a coinvolgere o a graffiare quanto dovrebbe. Si tratta sicuramente di un passo in avanti, di un decisivo miglioramento, rispetto alla coppia di album (“Astral Adventures” e “Ultimate Darkness”) che la band aveva sfornato prima dello scioglimento, ma con, ormai, sette dischi all’attivo sarebbe lecito attendersi un po’ di personalità in più.
“Poison Awaits”, infatti, potrebbe essere esemplificativo per descrivere in maniera pressochè esatta tutta la carriera dei Darkseed. Gruppo ben avviato, autore di dischi molto piacevoli da ascoltare e, in più occasioni, anche con qualche freccia al proprio arco, ma mai in grado di distinguersi del tutto dalla massa.
Questo cd non fa eccezione.
I riferimenti ad altri gruppi son palesi e lampanti fin dal primo ascolto, ma mai si arriva ai livelli degli originali. Sembra quasi che si preferisca rimanere in una sorta di “linea di galleggiamento” senza mai peccare troppo, col pericolo di andare a fondo, ma senza neanche rischiare qualcosa in più, sufficiente a farli uscire dall’anonimato della massa. Un vero peccato, viste le qualità di cui hanno dato prova negli anni.
Per concludere, questo “Poison Awaits” segna il ritorno di un nome piuttosto noto, anche se non di primo livello, della scena gothic tedesca. I Darkseed, dopo lo scioglimento di cinque anni fa, tornano a farsi sentire con un album che, purtroppo, non segna nessuna svolta nella loro carriera. Atmosfere e sound son in buona parte presi a prestito da altri gruppi più famosi. Thomas Hermann e soci, infatti, si limitano a un compitino che, pur risultando un miglioramento rispetto al più recente passato della band, non li potrà certamente far emergere dalla massa. Visto il numero di gruppi che sembrano perseguire la stessa filosofia, probabilmente si tratta di una scelta che paga. Di certo i fan, non pochi, del gruppo, saran lieti del loro ritorno.
Tracklist
01 Roads
02 Incinerate
03 Poison Awaits
04 Seeds of Sorrow
05 All Is Vanity
06 Black Throne
07 A Dual Pact
08 Torn to Shatters
09 No Promise in the Heavens
10 Striving for Fire
11 Timeless Skies
12 King in the Sun
Alex “Engash-Krul” Calvi