Recensione: Possessed
Correva l’anno 2004 quando Neurasthenia nasceva dalle ceneri di Animalator per tenere alto il vessillo del thrash metal. Nell’arco di un lustro la band felsinea ha collezionato un ricco bottino, che conta tre registrazioni auto-prodotte (Full Force of Thrashers!, Majestic March, Return Under Neurasthenia), un full-length e svariate esibizioni di spalla a teste di serie, ultimi in ordine di tempo Municipal Waste e Forbidden. Possessed, rilasciato nel 2007 su Uk-Division Records, ha formalizzato in otto brani l’intenzione di suonare robusto thrash metal, ispirato ai canoni della Bay Area. Missione con esito positivo, anche se il gruppo osservato da vicino nelle ultime uscite è sembrato di un altro livello, più maturo e immune alle ingenuità dell’esordio; una premessa incoraggiante in attesa di Your Omen, nuovo album in cantiere.
A dispetto di sguardi truci e testi inequivocabili, il thrash metal targato Neurasthenia rifugge l’oltranzismo fine a sè stesso e si presta a frequenti exploit melodici, concepiti per garantire una certa varietà stilistica; il risultato, con le dovute proporzioni, è paragonabile all’opera degli australiani Mortal Sin di Face of Despair, che i bolognesi ricordano per le velocità e i ritornelli ben congegnati. La commistione è interessante, anche se in alcuni episodi (la ridondante In Loving Of…) l’esperimento va rivisto. Più efficaci i break presenti in Feel Possessed e Neurasthenia, anthem dal piglio bellicoso che condensa in cinque minuti le peculiarità del disco: riffing granitico, accelerazioni senza esagerare e linee vocali accattivanti. La linearità di Assassination è una boccata d’ossigeno dopo abbondante sperimentazione, mentre la conclusiva Night Under Terror spinge come non mai sull’acceleratore. The Last Order of God è l’altra faccia della medaglia: s’inseguono arrangiamenti ricercati, di rottura con gli stilemi del genere, a costo d’imbrigliare un brano con passaggi superflui; pericolo scampato da Screaming Corpse (opener nella media) e Majestic March, votate a una semplicità di fondo che dà i suoi frutti. I limiti più vistosi del songwriting vanno ascritti al periodico tentativo di uscire dagli schemi, con fortune alterne: se, da un lato, la longevità di un prodotto si misura sulla ricchezza dei suoi contenuti, d’altro canto è opportuno mantenere una linea guida tra le varie composizioni. Ed è proprio sull’uniformità d’intenti che i Neurasthenia dovranno concentrarsi in futuro, pena quel sentore di discontinuità che talora affligge Possessed.
La formazione è capitanata dal carismatico frontman Neil, che alla mansione di chitarrista ritmico coniuga quella di vocalist con risultati apprezzabili. Lehmann, co-fondatore nonchè co-autore di Possessed, è un bassista versatile e dotato, che forma con Steve Rivolta (batteria) un’affidabile sezione ritmica. Completa lo schieramento il chitarrista Phill, protagonista di alcuni spunti notevoli nei panni di solista. Suoni potenti ed equilibrati donano risalto al lavoro di squadra, punto di forza di un gruppo che può comunque vantare discrete individualità.
Possessed è un debutto da tenere d’occhio, nonostante gli inevitabili scivoloni della prima volta. C’è tanta carne al fuoco per i limiti imposti da un genere, il thrash metal, che raramente si concede variazioni sul tema; potendo contare su una notevole padronanza dello strumento – lo attestano i più recenti live show – sarà il processo compositivo a vincolare la definitiva affermazione di Neurasthenia. Tangibili margini di miglioramento non fanno che stimolare la curiosità in vista di un seguito: ai posteri l’ardua sentenza.
Federico Mahmoud
Tracklist:
01 Screaming Corpse
02 Feel Possessed
03 In Loving Of…
04 Majestic March
05 Neurasthenia
06 Assassination
07 The Last Order Of God
08 Night Under Terror