Recensione: Post Fata Resurgo
“Post Fata Resurgo” è il secondo disco della carriera dei deathster lombardi Zaburon, interessante realtà estrema nata a fine anni Novanta e qui alle prese con un melodic death metal ben suonato e di discreta personalità. Il quartetto porta in musica molte ispirazioni della scena scandinava swedish anni Novanta regalando anche delle soluzioni compositive ricercate che la rendono personale e molto apprezzabile. Non siamo quindi di fronte all’ennesima realtà musicale clone Dark Tranquillity e colleghi, quanto ad una band che mette in musica idee e nemmeno così scontate. Nei brani sentirete stacchi groove, soli melodici, cambi di ritmo e una brillante interpretazione vocale sostenuta dal possente growl di Davide Ricciuti. Basta ascoltare brani come “Voices from the Past”, “Facing Death” e “Damnation” per cogliere la qualità dell’aspetto compositivo così variegato e pregno di spunti che la band riesce a convertire in musica.
Nel complesso possiamo considerare “Post Fata Resurgo” un disco di qualità, interessante e bello tosto sotto il profilo dell’impatto sonoro. Peccato leggere che la band sia stata ferma così tanti anni perché, considerato il contenuto di questi dieci pezzi, di cose da dire questi ne avrebbero avute davvero tanti dal 1999 ad oggi.