Recensione: Pound For Pound [Reissue]
Dopo il controverso Strenght Of Steel, altisonante più nel nome che non nei fatti, i canadesi Anvil sono alla ricerca della riscossa metallica. Pound For Pound nasce alimentato dalla rabbia positiva dei due leader indiscussi Steve “Lips” Kudlow (voce e chitarra) e Robb Reiner (batteria) insieme con la voglia di riscatto del bassista Ian Dickson ma deve fare i conti anche con l’evidente scolleonamento del chitarrista Dave Allison. Il disco, infatti, risulta essere l’ultimo in studio con il biondo sciupafemmine nella line-up.
In questo clima particolare gli Anvil affidano le sorti del Loro suono a Paul Lachapelle, uno che alla consolle ci sa decisamente fare e il disco viene registrato presso i Quest Studios di Oshawa nel 1988. A proposito di questi ultimi, le liner notes scritte da Lips appositamente per la reissue digipak di Pound For Pound edita da Spv quest’anno – oggetto della recensione – rivelano situazioni davvero inquietanti accadute durante le fasi di lavorazione dell’album. Storie di spiriti, fantasmi e apparizioni che val la pena di leggere, conoscendo l’onestà intellettuale di Steve, anti-rockstar per antonomasia. Otto le pagine del booklet con tutti i testi e una curiosa foto del gruppo dove Lips appare con una barba inusuale.
Blood on the Ice, come confermato da Robb Reiner all’interno delle note sul libretto, nasce dopo ore di visione di pugilato e scorrettezze varie nelle partite di hockey su ghiaccio, disciplina per palati sopraffini che in Canada rappresenta una religione. Pare che le frustrazioni post Strenght Of Steel fuoriescano tutte insieme canalizzate in un brano solo, non a caso posto in apertura di Pound For Pound. L’andazzo è assimilabile al classicone 666 – da Metal On Metal, 1982 –, quindi chitarre stentoree e il titolo a portare sulla groppa l’intero peso della canzone per un anthem classic Anvil 100%, da annoverare fra quei pezzi che tiri fuori dal mazzo dopo un paio di passaggi soltanto.
Il lato oscuro dell’Incudine di Toronto viene esplicitato in Corporate Preacher, velocità assassine e solo quello in Toe Jam, Safe Sex si salva per i testi e il bel metallone lamentoso a la Anvil irrompe nella adrenalinica Where Does All the Money Go? in pratica la risposta dei crazy canucks ai Twisted Fuckin’ Sister.
Ortodossia siderurgica nell’accoppiata Brain Burn/Machine Gun con Senile King che di certo non spicca per profondità ma per fortuna gli Anvil marziali di Forged In Fire tornano al momento propizio in occasione di Fire in the Night, traccia al di sopra del 95% del materiale contenuto in Pound For Pound a testimoniare che la vena c’è ancora, basta saperla ritrovare e avere il tempo ma soprattutto la lucidità per farlo. Gli insignificanti tredici secondi di Cramps chiudono il full length.
Troppo pochi i pezzi che fanno la differenza in Pound For Pond, disco che rimette in carreggiata la corazzata Anvil dopo le piccole sbandate di Strenght Of Steel ma che di certo non riporta il combo canadese ai fasti di anche solo qualche anno prima.
Stefano “Steven Rich” Ricetti
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Tracklist:
1. Blood on the Ice
2. Corporate Preacher
3. Toe Jam
4. Safe Sex
5. Where Does All the Money Go?
6. Brain Burn
7. Senile King
8. Machine Gun
9. Fire in the Night
10. Cramps
Line-up:
Steve “Lips” Kudlow Vocals – Guitars
Dave Allison Guitars
Ian Dickson Bass
Robb Reiner Drums