Recensione: Pray for Salvation
Pray for… release!! Una correzione sostanziale per raccontare la storia degli Psychotron, due full-length alle spalle e un terzo che si rifiutava d’uscire: pronto già nel 2005, Pray for Salvation è finalmente arrivato sugli scaffali la scorsa estate, pur godendo di una distribuzione capillare solo in tempi più recenti. Da oltre dieci anni il quintetto tedesco (da Stoccarda) propone una formula ispirata ai filoni più tradizionali dell’universo heavy metal, con una predilezione per diversi gruppi venuti alla ribalta nei primi anni Novanta: il nuovo lavoro non fa sconti, rinnovando in nove brani un rodato connubio thrash / power metal dalle tinte melodiche e un percepibile retrogusto americano (Iced Earth, Vicious Rumors).
Psychotron non è una band che sconvolgerà l’universo discografico odierno, né presumibilmente guadagnerà in futuro quella visibilità che finora ha soltanto rincorso; va piuttosto accolta come il classico ensemble di gregari, gente che coltiva una passione senza troppe pretese, contribuendo però alla sopravvivenza stessa della scena. Negli oltre cinquanta minuti di musica incisi i tedeschi mettono in campo tutta la propria professionalità e convinzione, confezionando un’opera non trascendentale ma in grado di azzeccare alcuni brani: dai granitici mid-tempo di In the Arms of Morpheus (con massicci echi degli Annihilator più recenti) alla successiva Chasing Shadows, debitrice dei Nevermore, si profila un album che si lascia apprezzare pur non inventando nulla. La formazione è tecnicamente dotata e, pur non eccedendo in episodi di sterile auto-compiacimento, predilige avventurarsi in composizioni lunghe e articolate (la durata media supera i sei minuti); una scelta che talvolta paga (Circle of the Damned, condita da un finale à la Megadeth), altrove mostra invece tutti i suoi limiti (la coppia The Hourglass – The Awakening), con pezzi eccessivamente allungati e ridondanti. Decisamente positiva la prova di Matze M., cantante duttile e abile nel disegnare linee vincenti (At the Graves).
L’adozione di suoni moderni e graffianti garantisce al platter una veste al passo coi tempi, incluso quel vago sapore swedish che va tanto di moda nelle produzioni continentali. Pray for Salvation segna dunque un punto a favore nella carriera degli Psychotron: non sono fenomeni, ma si fanno valere e meritano una chance.
Federico ‘Immanitas’ Mahmoud
Tracklist:
01 At the Graves
02 In the Arms of Morpheus
03 Chasing Shadows
04 Traitor
05 Circle of the Damned
06 The Hourglass
07 The Awakening
08 Life On Borrowed Time
09 Shattered Illusion
Psychotron @ MySpace: http://www.myspace.com/10882383