Recensione: Precursor Of Destruction [EP]

Negli ultimi anni si è fatto tanto e spesso troppo parlare di un ritorno delle sonorità thrash metal tipiche degli anni ’80, l’epoca d’oro che ha dato i natali al genere. Sono nate dal nulla o quasi decine e decine di band in tutto il mondo che hanno ripreso stile, approccio e look di quel periodo. Come sempre, i prime-movers di questa nuova ondata di revival-thrash si sono dimostrati i più validi, mentre ben presto chi ha cavalcato l’onda della moda alla fine poco altro lascerà ai posteri se non uno smanicato con toppe d’ordinanza, jeans stretti e scarpe da basket. Tutto questo per rimarcare ancora una volta che, in qualsiasi ambito musicale, la rivisitazione di ciò che è stato può essere interessante solo se messa in atto in un’ottica di evoluzione e crescita, mentre la pedissequa riproposizione di ciò che è stato si dimostra vuota degli elementi principali: lo spirito, il feeling e il fuoco che hanno portato alla nascita di un determinato genere. 

Annihilationmancer è un progetto che ha più di venti anni sulle spalle e che ruota ormai al 100% attorno alla figura del mastermind Bruno Masulli (polistrumentista partenopeo leader di altri progetti, quali In Aevum Agere, Power Beyond e I Miti Eterni), uno che un certo thrash metal non solo l’ha certamente vissuto da vicino, ma che ha anche e soprattutto avuto modo di elaborarlo nel tempo, anche in anni di magra per questo genere. A cinque anni di distanza dal precedente album The Involution Philosophy, torna a farsi sentire con il qui presente Precursor Of Destruction, un EP di cinque tracce in totale: tre lunghi pezzi dal passato risuonati ex novo, un inedito del 1993 e una cover. Un EP spinto dalla passione, che ha l’obiettivo di essere il “pulsante di riaccensione” (cit.) per una band nata, appunto, non per la voglia di essere in linea con le mode, ma per proporre musica genuina e ricca di idee. Unpunished Massacre Messiah, per la quale è stato realizzato anche un video, rappresenta in toto quello che sono gli Annihilationmancer oggi: thrash metal puro, ricercato, ma dove la tecnica è messa al servizio della canzone, ricco di variazioni sul tema e cambi di tempo. Per inquadrare la proposta, immaginate un mix tra il “crunch“ secco e sincopato dei britannici Slammer e il rifferama infinito ed elaborato dei leggendari Dark Angel. Un piatto ricco, certo, ma che assolutamente non sarà indigesto per gli amanti del genere, perché, va detto, gli Annihilationmancer non fanno il passo più lungo della gamba e gli assoli in chiave ottantiana (ma per nulla stantii) o gli stacchi arpeggiati sono inseriti in modo egregio. Impoverishment God Existance parte standard e classica (ricorda da lontano certi momenti targati proprio In Aevum Agere), ma nella seconda parte si sviluppa in modo più variegato, fulgido esempio della cura posta negli arrangiamenti. Discorso simile per Failed Creation, pezzo altrettanto elaborato (sempre in ottica thrash ovviamente) che trova il suo climax qualitativo in alcuni intelligenti passaggi di scuola Coroner (riff e ritmiche, specialmente nell’excursus strumentale verso la fine del pezzo). L’inedito Sentence Of War si distingue per l’immediatezza e per il breve minutaggio, ma convince per incisività; lo stesso si può dire per la cover di chiusura, la leggendaria Tormentor dei Kreator, un “calcio di rigore” che i Napoletani realizzano in tutta scioltezza. 

In defintiva, Precursor Of Destruction – ottimamente prodotto ai Sothpaw’s Studio di Napoli – è un’anteprima che convince da tutti i punti di vista: non si tratta di una proposta banale ad uso e consumo di chi cerca un thrash ignorante e di facile consumo, ma si rivolge ad un pubblico appassionato ed attento. C’è da sperare che il titolo sia di buon augurio e che questo EP sia solo il “Precursore” di un’uscita sulla lunga durata altrettanto positiva: noi certamente restiamo in attesa. 

Vittorio “Vittorio” Cafiero